Rimane sbalordito chi apprende che da recenti studi è emerso che sono proprio questi gli alimenti che aumentano il buonumore

buon umore

Molti considerano l’alimentazione come qualcosa di routinario, ovvero comportamenti che si ripetono nel tempo per vivere. In altre occasioni invece, specialmente se si hanno dei chili di troppo, mettersi a tavola rappresenta una vera e propria condanna dato che siamo costretti a limitare le calorie.

In realtà da studi recenti effettuati dalla Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization di Adelaide in Australia, sono emersi aspetti interessanti sull’alimentazione.

Già da alcuni anni, molti paesi dell’area mediterranea mettevano in rilievo l’importanza e gli effetti dell’alimentazione sull’umore. Lo scopo era quello di far conoscere al mondo la dieta mediterranea e di ottenere il riconoscimento di patrimonio dell’umanità.

Dagli studi è emerso che le popolazioni mediterranee hanno un basso livello di stress e quindi soffrono meno di depressione, grazie anche a questo tipo di dieta. Ma quali sono i cibi mediterranei soprannominati del buonumore?

Rimane sbalordito chi apprende che da recenti studi è emerso che sono proprio questi gli alimenti che aumentano il buonumore

Lo studio australiano ha messo a confronto 2 tipologie di soggetti sottoposti ad un regime dietetico. Un gruppo ha seguito per un anno intero una dieta ricca di grassi ma senza carboidrati, mentre gli altri seguivano un regime opposto. Alla fine è emerso che entrambi i gruppi in media avevano perso lo stesso numero di chili ma a risentirne era stato l’umore. I soggetti che non consumavano carboidrati avevano vissuto stati di depressione, ansia e comunque malessere psichico. Gli altri invece avevano avvertito sensazioni positive e comunque non avevano sofferto più di tanto.

Ecco perché rimane sbalordito chi apprende che da recenti studi è emerso che sono proprio questi gli alimenti che aumentano il buonumore.

In realtà dietro questo studio c’è un fondamento scientifico dato che i carboidrati stimolano la produzione di serotonina ovvero l’ormone della felicità.

Per le popolazioni mediterranee e soprattutto per gli italiani non esiste questo rischio dato che recentemente abbiamo visto che in Italia in media consumiamo 23,5 kg annui a testa di pasta.

Lo studio però ci dice di stare attenti alle dosi di carboidrati da consumare perché un eccesso di pasta o pane va ad attivare la produzione di insulina per lo smaltimento. Quindi in poco tempo è possibile ritrovarsi con lo stomaco vuoto e con l’umore di nuovo a terra per la fame.

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