Riconoscere e calmare l’iperattività nei bambini per renderli adulti migliori

bambini

I bambini sono simpatici, vispi, tranquilli, giocherelloni, seriosi, impauriti o temerari. Sono il futuro. Vanno protetti, preservati. La loro nascita e crescita è quasi un miracolo. Ci sono infinite potenzialità in un cucciolo di essere umano.

Si può parlare di alcune costanti nell’evoluzione. Il periodo sensibile di acquisizione del linguaggio, la nascita del primo dentino.

È importante, tuttavia, concentrarsi sulle differenze e sull’individualità di ciascuno. Ciascuno è un mondo a sé, una prospettiva unica e irripetibile.

Ogni genitore coscienzioso si fa mille domande. Quale stile educativo bisogna utilizzare? Mio figlio avrà qualche problema? C’è bisogno di un esperto?

In questo articolo si parlerà di un’altra domanda fondamentale.

Come riconoscere e calmare l’iperattività nei bambini per renderli adulti migliori?

La sindrome da deficit di attenzione e iperattività

Non si può parlare unicamente di iperattività in maniera generica. Almeno non più. Da qualche anno a questa parte sono fiorite alcune nuove diagnosi. Esse hanno fatto capire che andare incontro alle problematiche di un bambino è cruciale.

L’ADHD (la sigla è in inglese e sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder) si trova sempre più spesso. Questa “sindrome” consiste in un’attività smodata da parte del piccolo. Una difficoltà a mantenere livelli alti di attenzione. Impulsività e distraibilità. Non sono presenti ritardi cognitivi. Tale condizione può comportare delle problematiche all’interno dell’ambiente scolastico. Lo stress dei genitori può essere molto forte.

Per riconoscere l’ADHD, bisogna focalizzarsi su tre aspetti.

L’inattenzione. Il bambino è distratto, a volte confuso. Non riesce a seguire una lezione. Fa molta fatica nei compiti e si annoia facilmente.

L’iperattività. Il piccolo non è in grado di stare seduto, deambula continuamente per la classe. Parla e si agita.

L’impulsività. Il bambino non ha pazienza e non è in grado di aspettare il suo turno. È irrequieto, grida e svolge azioni pericolose.

È, altresì, importante rivolgersi ad uno specialista.

Come comportarsi

Per tale disturbo esistono diversi farmaci. Anche una terapia mirata può aiutare.

Ma i genitori possono fare molto. Per prima cosa, bisogna mantenere la calma e non andare subito in escandescenza. Accogliere il bambino e farlo sentire a suo agio è fondamentale. Adeguarsi al suo modo di fare può essere un modo per avvicinarsi al piccolo. Solo in un secondo momento si può passare alle regole. Parlare di argomenti che gli piacciono aumenta l’affiatamento. È fondamentale analizzare emozioni e comportamenti insieme.

È cruciale parlare con gli insegnanti. Esistono, infatti, delle linee guida da seguire anche a scuola per includere il piccolo. Tutte queste manovre saranno importanti per il futuro.

Ecco come riconoscere e calmare l’iperattività nei bambini per renderli adulti migliori.

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