Riciclare l’anguria e ridurre gli sprechi con la ricetta siciliana del gelo di anguria

anguria

Inizia il conto alla rovescia, mancano meno di dieci giorni al solstizio d’autunno, ma sulle nostre tavole il cocomero perdura ancora. Nulla di strano, considerando il caldo torrido a cui siamo stati costretti negli ultimi tre mesi.

Purtroppo, però, un clima così afoso ha ripercussioni anche sui raccolti e quindi non c’è da sorprendersi se, un’anguria sì e l’altra no, fossero letteralmente da buttare. Quando il cocomero è di scarsa qualità, assume quel sapore per niente dolce che lo fa assomigliare ad un cetriolo. Anche per la consistenza, che varia dal duro allo spugnoso. Di certo, buttare chili e chili di anguria è un gran peccato oltre ad uno spreco immenso di cibo. Ma, per ovviare al problema, ci viene in soccorso una ricetta direttamente dal sud.

Riciclare l’anguria e ridurre gli sprechi con la ricetta siciliana del gelo di anguria

A Palermo l’anguria viene comunemente chiamata con il termine dialettale “mellone o melone” e infatti la ricetta di cui stiamo per parlare si chiama proprio “gelo di melone”.

Oltre ad essere uno dei dessert freddi al cucchiaio più squisiti, il gelo può essere impiegato in tantissimi modi. E oltretutto è di facilissima preparazione e il tempo stimato è di circa 15 minuti. Ottimo, no? Ma prima vediamo come prepararlo.

Tutto ciò che ci serve sono solo 4 ingredienti

  • 1,5 kg cocomero (anguria);
  • 150 g zucchero;
  • 80 g amido di mais (maizena);
  • gocce di cioccolato.

Procedimento

La preparazione è davvero semplicissima: possiamo prendere una qualsiasi anguria, anche una non troppo dolce o poco gradevole per essere mangiata così com’è. Ciò che importa, infatti, è ottenere il succo, che sarà la base per mantenere il sapore del frutto.

Intanto, priviamo il cocomero di buccia e semi e una volta pulito, frulliamo l’anguria e setacciamo il liquido per separarlo dalla polpa. Questo ci servirà per ottenere il succo che andrà messo in una pentola.

A questo punto, aggiungiamo l’amido di mais e lo zucchero al succo di anguria e mescoliamo fino a scioglierli completamente. Fatto ciò, potremo accendere il fuoco, ma attenzione! La fiamma dovrà essere tenuta molto bassa. Cuociamo il liquido e diamo una mescolata ogni tanto, per circa 15 minuti, fino a quando il composto non inizierà ad addensarsi.

Una volta ottenuta la base del nostro gelo, versiamo il composto in coppette monoporzione, stampini per muffin o coppette di alluminio e lasciamo che si raffreddi a temperatura ambiente. Quando le coppette saranno fredde, riponiamole in frigo per almeno 4 ore prima di servirle, così da far addensare il composto per bene e creare dei piccoli budini di anguria.

Quando serviamo il gelo di anguria o gelo di melone, potremo decorarlo con gocce di cioccolato, che ricorderanno i semini del frutto, oppure pistacchi o zuccata. Un tocco di classe davvero siculo, è un piccolo fiore di gelsomino sul budino. L’antica ricetta infatti prevede una preparazione con acqua di gelsomino che rende il dolce davvero afrodisiaco.

Ed ecco ottenuta la nostra delizia, perfetta per riciclare l’anguria e ridurre gli sprechi con la ricetta siciliana del gelo di anguria.

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