Ricchi di proteine e vitamina B questi semi ideali per insalate e pane potrebbero stimolare il metabolismo e contrastare il colesterolo

semi

Mettersi a cucinare può voler dire diverse cose. Per esempio, riscoprire la tradizione, andando a spulciare i ricettari per trovare quella ricetta della nostra terra o della nostra infanzia. Altre volte, può essere sinonimo di gratificazione, quando prepariamo un “cavallo di battaglia” sicuri di avere successo e rimanere soddisfatti del proprio impegno ai fornelli.

Mettersi a cucinare, però, può voler dire anche sperimentare e possiamo farlo preparando qualcosa di mai fatto prima, lasciandoci ispirare dalla fantasia oppure usando ingredienti nuovi. Proprio questa lista si è da qualche anno arricchita di tante varietà di semi commestibili, usati come insaporitori e perché considerati fonte di grandi benefici.

Alcuni dei più famosi sono i semi di lino, i semi di chia e di papavero. Meno conosciuti, invece, potrebbero essere quelli che scopriremo nell’articolo di oggi, una delle varietà più piccole al Mondo.

Ricchi di proteine e vitamina B questi semi ideali per insalate e pane potrebbero stimolare il metabolismo e contrastare il colesterolo

Questi microscopici semini nascono da una pianta chiamata Sesamum indicum e da essa traggono il loro nome: semi di sesamo. La loro origine è sia asiatica sia africana e in Italia sono particolarmente diffusi e usati in Sicilia.

La varietà più conosciuta è il sesamo bianco, leggermente brunito a causa del processo di essicazione e/o tostatura che precede la vendita. Il loro sapore è particolarmente intenso, con delicati sentori di noci e nocciole.

A stupire, però, potrebbero essere le proprietà nutrizionali e i tanti benefici racchiusi in questi piccolini dalla forma appuntita. Innanzitutto, il sesamo conterebbe una buona dose di proteine, pari a 17,73 grammi per 100 grammi di semi. Poi, apporterebbe buone quantità di vitamina B sotto forma di vitamina B1, B2, B3 e B5, alleate del metabolismo.

Ancora, i semi di sesamo sarebbero ricchi di sali minerali come calcio, fosforo e potassio, ma anche di numerosi antiossidanti. Per completare, conterebbero un buon quantitativo di fibre e di “grassi buoni” che potrebbero aiutare a tenere a bada i livelli di colesterolo nel sangue.

Usi in cucina

Quindi, ricchi di proteine e vitamina B, questi semi non solo potrebbero avere tanti benefici per il nostro organismo ma potrebbero dare più sprint alla nostra alimentazione. Infatti, potrebbero affiancare sia i semi più conosciuti sia gli ingredienti evergreen di una dieta variegata.

Per esempio, potremmo utilizzarli per insaporire un’insalatona, sia una a base di sola lattuga sia una più gustosa e sostanziosa con verdure stagionali e pollo. Troverebbero impiego, poi, anche nel mondo dei grissini e dei biscotti per la colazione.

Infine, potremmo sfruttarli per condire del semplice pane fatto in casa, cospargendo la superfice prima di infornare per rendere la crosta ancora più croccante.

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