Resto al Sud e reddito di cittadinanza possono convivere

reddito di cittadinanza

Molti si sono chiesti se la misura Resto al Sud e reddito di cittadinanza possano convivere.  Prima di addentrarci nel nostro dubbio, è giusto spiegare per grandi linee cosa è la misura Resto al Sud e a chi è rivolta.

I requisiti per Resto al Sud

La misura ha l’obiettivo di incentivare nuove imprese o attività professionali in 8 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. I giovani dai 18 ai 45 anni possono accedere a questa linea di incentivo ma devono avere alcuni requisiti. I beneficiari non devono essere titolari già di imprese e non aver avuto negli ultimi tre anni sostegni a favore dell’autoimprenditorialità. Infine è vincolante la residenza nelle 8 regioni prima indicate oppure manifestare l’intenzione di spostare la residenza entro 60 giorni. I giovani devono per tutta la durata del finanziamento mantenere sia la residenza e sia la sede legale e operativa dell’impresa nella regione.

Quanti soldi posso richiedere?

La misura Resto al Sudgarantisce un finanziamento fino a 50mila euro tra fondo perduto e prestito a tasso zero. Il 65% dell’importo va rimborsato in otto anni di cui i primi due di preammortamento. L’altra parte, il 35% è erogato a fondo perduto.

Reddito di cittadinanza

Sulla misura del Reddito di Cittadinanza inutile soffermarsi più del dovuto visto che gli analisti di ProiezionidiBorsa hanno trattato con particolare attenzione l’argomento in tutte le sue sfaccettature. In pochi minuti a noi interessa capire se Resto al Sud e reddito di cittadinanza possono convivere.

Cumulo tra Resto al Sud e il reddito di Cittadinanza

Va evidenziato che il reddito di cittadinanza prevede la possibilità di avviare un’attività lavorativa autonoma o di impresa entro i dodici mesi dalla fruizione del beneficio. Alla luce di ciò chi vuole aderire alla misura Resto al Sud può farlo senza problemi. La misura  Resto al Sud e reddito di cittadinanza possono convivere perché non vi è nessuna previsione di non cumulabilità. E’ naturale che il beneficiario deve mantenere i requisiti reddituali nella soglia prevista dal reddito di cittadinanza.

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