Responsabilità del commercialista per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi

dichiarazione dei redditi

Talvolta si ci affida al professionista per l’effettuazione di tutte le pratiche che riguardano l’aspetto fiscale relativo alla nostra situazione patrimoniale. Quindi, l’affidamento ad un commercialista per la tenuta della contabilità e la presentazione delle dichiarazioni fiscali, conduce a delle responsabilità in capo a questi. Ciò nel senso che al di là della dovuta diligenza professionale, ci sono dei casi in cui il contribuente è al riparo dalla responsabilità. Pensiamo che in caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi o di un mancato versamento di imposte, di regola è il contribuente a subire l’accertamento. Inoltre, è lui che riceve le sanzioni per l’inottemperanza degli obblighi tributari.

La cosa più grave è che di questi inadempimenti ci si può accorgere anche dopo anni, quando, cioè, arriva l’avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Nei casi più gravi, si può addirittura subire un procedimento penale, instaurato per omessa dichiarazione. A questo punto, bisogna distinguere tra casi in cui la responsabilità rimane in capo al contribuente da quelli in cui ricade in capo al consulente. Quindi, vediamo quando ricorre la responsabilità del commercialista per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi o di altri adempimenti fiscali dovuti.

Mancata presentazione della dichiarazione e responsabilità del commercialista

L’art. 6, comma 3, D. Lgs. n. 472 del 18 dicembre 1997, costituisce la norma paracadute per il contribuente. Essa stabilisce che lo stesso va esente da responsabilità quando dimostra che il pagamento del tributo non è stato eseguito per un fatto addebitabile esclusivamente a terzi. Inoltre, l’omissione deve essere denunciata all’Autorità Giudiziaria. Il terzo, in questo caso, è il professionista incaricato di presentare la dichiarazione, oppure di versare le imposte, se gli è conferito anche detto incarico.

Responsabilità del contribuente

Abbiamo visto quando ricorre la responsabilità del commercialista per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e altri adempimenti. Quindi, il contribuente può evitare di pagare le sanzioni dovute per omessa presentazione della dichiarazione solo se dimostra di aver denunciato il commercialista. Inoltre, deve provare che questi ha agito in malafede nei suoi confronti. Ciò in quanto il contribuente ha il dovere di vigilare sul corretto adempimento degli obblighi fiscali da parte del consulente incaricato.

L’ipotesi della falsa ricevuta di presentazione della dichiarazione

Emblematica condotta fraudolenta del commercialista ricorre in caso di presentazione al cliente di una falsa ricevuta che attesti l’avvenuta presentazione della dichiarazione. Al riguardo, la Cassazione ha recentemente affermato che se la ricevuta è falsa il contribuente deve andare esente da sanzioni. Ciò è stato sostenuto dalla Cassazione con sentenza, n. 17346/2020 del 19 agosto 2020. Quindi, in pratica, per evitare le sanzioni occorrerà denunciare all’Autorità Giudiziaria il comportamento illecito tenuto dal consulente incaricato della presentazione della dichiarazione. Da ciò scaturirà anche la responsabilità risarcitoria per i danni provocati. Il tutto, fermo restando che il pagamento delle imposte dovute incomberà sempre sul contribuente.

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