Continuando il nostro screening delle azioni profittevoli, analizziamo un titolo che garantisce un rendimento da dividendo del 5,33% all’anno. E non è l’unica caratteristica interessante, visto che risulta anche enormemente sottovalutato.
Il settore di riferimento è quello dei servizi di pagamento virtuali e per questo motivo ha competitor illustri come PayPal (NASDAQ:PYPL) e Square (NYSE:SQ), giusto per citarne due. Ma nonostante il settore sia molto concorrenziale, si distingue per alcune caratteristiche che andremo ad analizzare.
Il settore e la localizzazione: due fattori determinanti
La società è abbastanza sconosciuta, fattore che per un titolo azionario spesso vuol dire molto. Si chiama Qiwi (NASDAQ:QIWI), fondata a Mosca e attiva sui mercati americani da circa 8 anni. La scelta di non espandersi troppo oltre i suoi confini territoriali, che per il momento sta portando ottimi frutti, la rende per lo più nota e apprezzata nei paesi dell’Est.
Sappiamo bene come i Russi siano ormai una garanzia nell’ambiente delle tecnologie e ciò ha portato l’azienda a livelli tecnologici avanzatissimi. Oltre ai sistemi di gestione tramite totem disseminati sul territorio, è attiva anche nei pagamenti cosiddetti peer-to-peer, attraverso canali di trasmissione altamente sicuri.
Un binomio perfetto: rendimento da dividendo del 5,33% e sottovalutazione
La capitalizzazione di mercato della società ammonta a 1,3 miliardi di dollari, valore che la colloca di fatto tra le Small Cap. Vediamo in sintesi quali sono i fattori importanti per a valutazione del titolo.
- I report trimestrali del 2019 sono andati bene e l’ultimo dichiarato ha superato le attese del 46,9% (0.32 atteso vs 0.47 dichiarato)
- Vanta un rendimento da dividendo del 5,33% su base annuale, sopra la media titoli
- Il titolo è sottovalutato del 117,2% (fair value 43.57 vs prezzo attuale 20.06)
- Dopo una crescita degli utili del 60,2% nell’ultimo anno, le stime parlano di una crescita media all’anno del 20,32%
Analisi del titolo azionario Qiwi
Guardando i grafici, su base storica si nota una lateralità dopo il picco post IPO. Per ben due volte, nel 2017 e nel 2019, ha cercato di rompere al rialzo una resistenza posta a quota 25.21$. Se invece cambiamo time frame, le cose si complicano leggermente.
Il titolo infatti si trova al momento in una fase laterale ormai da 6 mesi e i livelli da monitorare sono sostanzialmente due. La prima resistenza naturale da rompere al rialzo dovrebbe essere 22.30 per poi eventualmente dirigersi verso il superamento di quella accennata prima. Da un’altra prospettiva, invece, gli orsi potrebbero far capolino nell’ipotesi di rottura del supporto a quota 15.53.
