Regole e consigli per la raccolta dei funghi

funghi, pelle

Una guida sulle principali regole e consigli per la raccolta dei funghi. Quando le condizioni climatiche sono favorevoli, ad agosto possono apparire i primi funghi.
Così, nei boschi spuntano anche gli appassionati alla ricerca di porcini, finferli, mazze di tamburo.

Ma non ci si improvvisa cercatori di funghi, ci sono regole da seguire

Le leggi sono stabilite da regioni, province ed enti locali, ma alcune valgono ovunque e per tutti. È bene informarsi per non incorrere in sanzioni, ma soprattutto, per non mettere a rischio noi stessi e l’ecosistema.

I funghi sono importantissimi per la vita di tutti gli altri organismi del bosco, e non solo. È un mondo magico quello nascosto all’ombra degli alberi, da esplorare con curiosità e rispetto.

In questo articolo vedremo quali sono le basilari regole e consigli per la raccolta dei funghi.

Bisogna chiedere un permesso

Può essere annuale o giornaliero, in alcuni casi servono un tesseramento ed un corso di micologia. Questi permessi hanno validità e costi variabili a seconda della regione. Obbligatorio mettersi in regola, altrimenti si rischiano multe e confisca del raccolto.

Esistono anche regole sul limite massimo di funghi giornalieri, su periodi e orari consentiti.
Ad esempio, è vietato andare di notte; il che sarebbe anche molto pericoloso.

Regole e consigli per la raccolta dei funghi: principali obblighi e divieti

È vietato raccogliere in aree protette, riserve naturali, o proprietà private.
La raccolta giornaliera consentita è, generalmente, di 3 kg al massimo.

Il raccolto va posto in gerle, ceste di vimini o sacche apposite per funghi. Queste permettono la diffusione delle spore perché i funghi si riproducano. Non si possono utilizzare sacchetti e contenitori di plastica.

Sempre per consentire la caduta delle spore al suolo, i funghi raccolti andrebbero sommariamente puliti direttamente sul posto, con gli appositi coltellini dotati di spazzola.

Ogni fungo raccolto deve conservare le caratteristiche morfologiche che ne rendono riconoscibile con certezza la specie.
È vietato asportare la cotica erbosa dal terreno, usare rastrelli, uncini o, in generale, danneggiare il terreno o la vegetazione. È vietato distruggere funghi, di qualsiasi specie.

Il fungo, o micelio, è tutto il complesso sistema che non vediamo e che consente la riproduzione e la comunicazione tra gli organismi. Quello che chiamiamo fungo è la parte superficiale e visibile, che sarebbe più corretto chiamate “carpoforo”.

Consigli per la sicurezza

Non bisogna mai improvvisare! C’è il rischio di raccogliere funghi tossici, e quello di farsi male nei boschi di montagna. Le conseguenze possono essere assai gravi.

Non si devono raccogliere funghi ancora chiusi, troppo immaturi. Sia perché sarà più difficile riconoscerli, sia perché è vietato. È una buona idea far verificare i funghi raccolti agli uffici sanitari per il riconoscimento, specie se si è alle prime armi.
Valgono sempre i consigli da seguire in montagna e nei boschi. Occorre conoscere il territorio, informarsi e informare i propri cari circa la meta.

Servono abbigliamento e scarpe adatte, telefono carico, GPS o bussola, acqua e cibo. È importante avere bastone o racchette, sia per sostenersi che per scostare gentilmente la vegetazione intorno ai funghi. È bene usarli prima di mettere le mani a terra, anche per prevenire morsi di vipera.

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