Il 27 Gennaio del 2017 scrivevamo (La discesa della Lira Turca non accenna a fermarsi)
Alla chiusura del 10 Gennaio scrivevamo
Le vicende politiche degli ultimi mesi hanno indebolito la Lira Turca che ha dai minimi del 2016 ha perso oltre il 20%.
La proiezione rialzista sul cambio Euro-LiraTurca, generata il 15 Luglio da un segnale long del TC2, ha praticamente raggiunto il I° obiettivo in area 3.8734.
A questo punto o le quotazioni rompono la resistenza in area 3.8734 e partono verso il II° obiettivo in area 4.745 oppure andiamo incontro ad un periodo lateral/ribassista con possibili discese fino in area 3.3358.
Solo la rottura di quest’ultimo supporto farebbe accantonare lo scenario rialzista.
La resistenza in area 3.8734 è stata rotta al rialzo e adesso le quotazioni puntano il II° obiettivo naturale.
Solo discese sotto area 3.8734 metterebbero in crisi lo scenario rialzista.
Sono passati circa tre mesi dall’articolo citato e il livello 3.8734 ha confermato la sua importanza fondamentale. Da fine Gennaio, infatti, le quotazioni hanno continuato a oscillare intorno a questo valore senza prendere una direzione precisa. Se il medio termine non è di grande aiuto, passiamo all’analisi del time frame mensile (lungo periodo).
Anche nel lungo periodo la situazione è “congelata”. Dopo il balzo al rialzo visto durante il mese di Gennaio 2017, i mesi successivi sono stati di inside. Vale, quindi, la regola che l’ultima barra non inside determina la direzione. Per cui la Lira Turca è ancora in una posizione di debolezza rispetto all’Euro. Per un’inversione di lungo periodo il livello da monitorare è 3.70. Solo chiusure mensili inferiori a questo livello, infatti, determinerebbero un rafforzamento di lungo periodo della Lira Turca nei confronti dell’Euro. Al rialzo, invece, sarebbe importante una rottura della resistenza in area 4.11.
Conclusione: dopo la direzionalita’ del mese di Gennaio e di tutto il 2016, la Lira Turca è in una fase di stallo nei confronti dell’Euro. Solo eventi esterni potrebbero dare l’impulso giusto e far ripartire un movimento direzionale. Il referendum di oggi potrebbe essere la causa scatenante per un movimento finalmente direzionale.
I livelli da monitorare sono quelli discussi in precedenza.