Reddito di cittadinanza: aumenterà le tasse?

reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza: risolverà molti problemi del nostro Paese?  E’ noto che le tasse e la pressione fiscale in Italia sono fra le più alte in Europa. Cambierà qualcosa? I calcoli dicono diversamente.

La manovra del Governo poggia su provvedimenti chiave come il reddito di cittadinanza e le chiusure domenicali degli esercizi commerciali.

Questi nelle logiche e previsioni dovrebbero far ripartire la nostra economia.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Il compito che i tecnici governativi, unitamente a Ragioneria di Stato ed Uffici legislativi delle Camere, svolgono sui provvedimenti economici, è in primis quello di verificarne la compatibilità con i conti pubblici e l’equilibrio di bilancio.

Tali analisi, tuttavia, non possono prescindere dalle stime di crescita o decrescita sul Pil, proprio perché il deficit da finanziarie dipende dalle entrate fiscali che, a loro volta, dipendono dal Pil.

Ora, senza poter disporre di tutti i sofisticati strumenti di analisi di cui dispongono gli uffici sopra menzionati, ci domandiamo per sommi capi se alcune principali misure economiche governative vadano verso la direzione sperata.

Le tasse in aumento o diminuiranno grazie al reddito di cittadinanza, alle chiusure domenicali ed infrastrutture?

Quest’ultimo pare il punto più importante.

Intanto perché a livello politico è quello che sta determinando i maggiori attriti tra partners di governo, vedasi questione Tav.

E’ ovvio che senza un piano di investimenti il Pil potenziale è destinato a restare inferiore rispetto alle sue potenzialità.

Inoltre il non portare a termine opere come quelle già intraprese comporta diverse problematiche.

In primis la richiesta di restituzione di fondi europei, che già ci sono stati concessi, inoltre l’applicazione di clausole penali previste nei relativi contratti.

Tutto questo comporta, ovviamente, una diminuzione delle risorse finanziarie che, invece, potrebbero rientrare nei meccanismi moltiplicatori dell’economia.

Chiusure domenicali: un disegno di legge di iniziativa governativa prevede la chiusura per un numero significativo di domeniche per larga parte delle attività economiche.

Ovviamente è una misura che non può non far risentire i propri effetti negativi sul Pil, che si compone anche di beni e servizi gestiti da quelle attività che rimarrebbero chiuse.

Tasse in aumento e le problematiche del reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza: esistono ancora notevoli dubbi sulla sua concreta applicazione.

Ad esempio il cosiddetto tutor o navigator, anche dotato di capacità professionale, altro non potrà fare che ricercare le occasioni di lavoro esistenti.

Certo non potrà trovare occasioni inesistenti, ed in una fase stagnante o recessiva, queste saranno in gran parte latitanti.

Il rischio, quindi, è quello di non riuscire neppure a trovare tutte quelle occasioni lavorative, di cui il titolare del reddito di cittadinanza potrebbe usufruire.

Pertanto, se tali occasioni non si troveranno, il correlato rischio è quello di dover mantenere un reddito che permane nel tempo.

L’analisi complessiva di tali misure porta quindi a ritenere che, per un verso, lungi dal potenziare il pil, anzi lo comprimano (meno investimenti in infrastrutture, meno attività festive).

Per altro verso, tale diminuzione del Pil non sarebbe probabilmente compensata da effetti tipici del moltiplicatore economico legato ad esempio al reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: i rischi

Gli oneri finanziari per lo Stato aumenteranno, in  quanto deve riorganizzare i centri per l’impiego e assumere i cosiddetti tutors o navigators.

A questo si somma  il rischio di minori entrate, o addirittura uscite, legate ad esempio a disinvestimenti in alcune opere pubbliche, o a minor gettito da limitazione di certe attività (disegno di legge su attività domenicali).

Purtroppo i dati non si sono fatti attendere e, complice anche una situazione di transizione verso una probabile fase stagnante/recessiva a livello internazionale, il Pil italiano sta confermando i rilievi sopra esposti.

I dati sul Pil  erano stati anticipati da diversi uffici studi ovviamente non concordi con le proiezioni economiche di fonte governativa.

Nel caso di ulteriori conferme, non possiamo poi dimenticare che i saldi di bilancio cambierebbero significativamente, rispetto alle proiezioni ottimistiche del ministro Tria.

In questo caso l’unica strada da seguire sarebbe un inasprimento della pressione fiscale, con ulteriore compressione del Pil.

 

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