Record Unicredit, mai così in basso il valore del titolo azionario, neanche nella crisi paurosa del 2012 l’azione (MIL:UCG) era scesa agli attuali livello. Nel 2012 toccò un minimo poco sopra gli 11 euro. Nella famigerata estate di 4 anni fa, quando il referendum sulla Brexit fece crollare i mercati, scese a 8,5 euro. Ma mai era arrivato nella storia a toccare il minimo di oggi a 6,4 euro. Un record negativo, ma che apre anche profonde riflessioni sul valore reale dalla azione. Gli analisti si domandano se a questi prezzi l’azione sia correttamente valutata.
Record Unicredit, mai così in basso il valore del titolo azionario.
In un mese il titolo ha ceduto il 50% della capitalizzazione di Borsa. Significa che a metà febbraio l’azione quotava esattamente al doppio dell’attuale valore. Nella prima settimana di Febbraio Unicredit ha toccato un valore massimo di 14,4 euro. Poi è iniziata la discesa verso il baratro. Vale la pena ricordare che in una giornata nerissima per la Borsa, la rivale Intesa Sanpaolo ha ceduto l’8%. La domanda sorge spontanea: quanto vale veramente il titolo ed è sottovalutato oggi? Intanto un dato è certo, al prezzo di oggi il rendimento dividendo/prezzo (yield) è superiore all’8%
Il titolo è un affare oppure meglio starne lontani?
Un titolo che perde il 50% in un mese, o erano folli quelli che lo acquistavano 30 giorni prima oppure il titolo non è correttamente prezzato. Dal 21 febbraio Unicredit ha ceduto il 52%, Intesa Sanpaolo il 46% e l’indice Ftse Mib dei maggiori 40 titoli ha perso il 36%. Sono numeri abbastanza chiari.
Dopo il minimo del gennaio 2012 l’azione rimbalzò nel mese successivo a 23 euro, per poi tornare a scendere. Dopo il minimo di luglio 2016 il titolo si mosse in laterale per 6 mesi e solo a dicembre riprese a salire per raggiungere un massimo poco sopra 18 euro.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.