Reazione dei Mercati. Ma durerà?

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Dopo la chiusura contrastata delle borse asiatiche il timore per quelle europee era per un deciso declino in apertura di sessione. Tuttavia, il gap negativo di apertura è rientrato un po’ per tutte le principali piazze europee che sembrano mostrare una certa resilienza agli attacchi terroristici che venerdì notte hanno colpito la Francia.



Tuttavia le conseguenze sono ancora tutte da valutare e gli analisti si aspettano un’altra settimana piuttosto debole in attesa di novità di rilievo che possano aiutare a direzionare il mercato.

Il fattore positivo è che finalmente, dopo mesi di tensioni, sembra riavvicinarsi il fronte che aveva allontanato il presidente russo Vladimir Putin, che torna al G20 in Turchia con un ruolo di comprimario nella lotta al terrore.

Sul fronte macro è atteso per oggi il dato sull’inflazione in zona euro, dato che assume una rilevanza particolare dopo il tira e molla di dichiarazioni susseguitesi nelle settimane scorse circa l’intenzione e l’opportunità per la BCE di ampliare l’attuale accomodamento monetario.

Nonostante la BCE stia avendo un atteggiamento tutto sommato ancora cauto in attesa dei dati ufficiali, si stanno susseguendo botta e risposta piuttosto accesi tra il presidente Draghi, favorevole all’applicazione di ulteriori stimoli e i tedeschi, fondamentalmente contrari.

Le ipotesi attualmente sul tavolo comprendono la possibilità di ulteriori sforbiciate al tasso di deposito, l’ampliamento delle categorie di titoli acquistabili con l’inserimento dei titoli emessi dagli enti locali, ed eventualmente un aumento di importo del programma di acquisto asset della BCE dagli attuali 60 miliardi di euro al mese.

 

Market Movers

12:50 Giappone PIL a/a prel. cons. -0.2% prec. -0.7% PIL t/t prel. cons. -0.1% prec. -0.2%

11:00 Eurozona Inflazione core a/a cons. 1.0% prec. 0.9%

11:00 Eurozona Inflazione a/a cons. 0.0% prec.-0.1%

11:15 Eurozona Discorso Draghi (BCE)

14:30 Stati Uniti Indice Manifatturiero NY Empire State cons. -6.25 prec. -11.36

 

EURUSD

La giornata di contrattazioni per la moneta unica si apre in territorio di parziale debolezza dopo i fatti di venerdi notte in Francia. Tuttavia, la discesa è stata quasi totalmente ritracciata con un rientro all’interno della banda di stabilità tra 1.07 e 1.0750 che ha descritto i movimenti di tutta la settimana scorsa. La sessione europea si apre con il rapporto tra moneta unica e biglietto verde stabile a quota 1.0730 in attesa dei dati sull’inflazione in zona euro e sul comparto manifatturiero negli Stati Uniti.

GBPUSD

Anche per la sterlina inglese la giornata si apre sostanzialmente invariata rispetto alla settimana scorsa con il cable che prosegue nella sua tendenza laterale tra 1.52 e 1.5250, nonostante la sessione di contrattazioni in Europa veda la moneta di Sua Maestà attestarsi poco sotto la banda minima a 1.5190. L’assenza di dati macroeconomici durante la prima parte della giornata renderà gli scambi ulteriormente laterali in attesa di possibili sorprese dal comparto manifatturiero a stelle e strisce nel pomeriggio, in aseenza del quale la tendenza sarà ad una ulteriore lateralizzazione anche per il resto della giornata.

USDJPY

Dopo un’apertura in rafforzamento per la divisa nipponica dalla chiusura di venerdì, principalmente legata alle iniziali e forti perdite questa notte sull’azionario della borsa di Tokyo, lo yen cede terreno riportandosi da 122.20 fino in area 122.80 dove scambia in apertura dei mercati europei. Pesano anche i brutti dati sul PIL giapponese i quali, leggermente peggiori delle attese, incidono solo parzialmente sulle performance di USDJPY che è invece atteso in laterale per la giornata di oggi e fino all’apertura di Wall Street. Rimane comunque la preoccupazione per l’economia giapponese che torna in recessione per la seconda volta all’entrata in vigore delle Abenomics.

Emanuele Rigo

Ava Trade

 

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