Rating e score: cosa sono e a cosa servono

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Il rating e lo score sono indici di misurazione utile a verificare lo stato di salute di un’azienda. Gli istituti di credito prendono in considerazione queste due misure per concedere o meno prestiti e finanziamenti. Questo perché sia il rating sia lo score danno un quadro chiaro alla banca sulla situazione aziendale, in particolare se l’impresa sarà in grado o meno di saldare il suo debito. Compilare in modo appropriato, dunque, bilanci e analisi da fornire alla banca è fondamentale per il buon esito della richiesta.

Cosa sono rating e score

Lo score è un indice compreso tra 1 e 10, che esprime la possibilità d’insolvenza da parte dell’azienda, indicando il rischio di credito verso la banca. Questo dato è frutto di un’analisi quantitativa elaborata statisticamente dalla banca secondo modelli di calcolo comparati, legati al bilancio dell’impresa, ai pagamenti passati e al settore di mercato di riferimento. La reputazione finanziaria e la storia creditizia dell’impresa che richiede il prestito sono perciò un punto cruciale nella determinazione dello score.
Il rating, come lo score, è un indice di giudizio sulla capacità dell’impresa di far fronte agli impegni finanziari, rispettando tempi e modalità di pagamento. In pratica sulla sua affidabilità. Può essere espresso con un valore da 0 a 100 oppure con lettere AAA oppure BB fino alla D, che indica un giudizio negativo. Più che una valutazione statistica, però, il rating è un’analisi approfondita sulla qualità dell’azienda in esame, sul bilancio, sul business plan, sui rapporti con i fornitori, contratti e prestiti in essere e altro. Questo indice alfanumerico guarda dunque al presente e al futuro dell’impresa. Il rating si calcola sui bilanci aziendali, “riclassificando” Stato patrimoniale, Conto economico e relativa Nota Integrativa. La riclassificazione dello Stato patrimoniale va fatta secondo liquidità ed esigibilità, analizzando le voci sulla base del tempo richiesto affinché attivo e passivo si modifichino in cassa. La riclassificazione del conto economico, invece, va fatta in base a valore aggiunto e margine operativo lordo per evidenziare gli aggregati economici quali ricavi operativi netti, Valore della produzione, Valore aggiunto, EBITDA, EBIT, PROFIT oppure LOSS.

A cosa servono gli indici di rating e score

Sia lo score sia il rating sono indici che gli istituti di credito prendono in esame per concedere o meno finanziamenti e prestiti alle aziende. In base alla valutazione data dai due indici la banca o la società finanziaria sono in grado di capire la solvibilità dell’azienda e, per contro, se erogare oppure no il finanziamento, decidendo la somma massima di erogazione e i relativi tassi applicabili.

Come usare score e rating a proprio vantaggio

Se sullo score non è possibile agire, sul rating invece l’azienda può intervenire fattivamente per migliorare il quadro della sua situazione economica aziendale. L’ago della bilancia nella valutazione finale della banca è, infatti, dato da quest’ultimo valore, che è in grado di far ottenere una valutazione positiva anche se lo score non fosse positivo. Migliorare la propria reputazione creditizia è possibile effettuando una richiesta di rating ad agenzie specializzate. Ottenendo questa valutazione preventiva, che mostra punti di forza e debolezza dell’impresa, si può lavorare al livello amministrativo per migliorare bilanci, analisi e contratti in essere per ottenere dalla banca un rating migliore.

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