Rally estivo? I titoli da comprare

Come investire

Questo 2019 si è rivelato, finora, un anno da record. All’orizzonte anche un rally estivo. Questi i titoli da comprare.

Rally estivo? Un semestre da record

La prima metà del 2019 ha visto sull’S&P 500 un +17%, il livello migliore mai raggiunto dal 1997 quando il vantaggio fu del 20%. Ma quello, bisogna ricordare, fu un anno stupefacente visto che il rialzo continuò e portò ad un saldo finale del 30%. Oggi, invece, ci son le banche centrali pronte all’azione. Tanto che non è a escludere l’arrivo di un rally estivo anche per l’Europa. Fresca di nomine alla commissione europea e alla Bce e con una banca centrale decisa a sostenere i mercati con qualsiasi arma a disposizione, l’Europa potrebbe approfittare anche lei di un trend interessante.

Guerra dei dazi

Resta la grande incognita della guerra commerciale USA-Cina e il rallentamento dell’espansione economica. Ma la situazione è a un bivio e, nel frattempo di nuove decisioni, per lo meno il tutto è stato messo in stand by, il che è già qualcosa di importante per i mercati. Per quanto riguarda il già citato rallentamento economico, è stata decisa da più parti una strategia di accomodamento monetario, in caso di necessità. Insomma, uno scudo per l’estate che favorirà il ritorno dell’appetito per il rischio.

Rally estivo? I titoli internazionali da comprare

Partendo da questa constatazione ci sarebbero dei titoli molto interessanti su cui puntare. Per chi ha una visione ampia degli investimenti, un nome interessante potrebbe essere Alibaba. Le azioni del gigante dell’e commerce sono state sotto pressione negli ultimi mesi a causa dell’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Ma, quelle tensioni commerciali sono, come detto, di nuovo ridimensionate. Resta anche il fatto che l’economia cinese è destinata ad incrementare la domanda interna e, in questo caso, Alibaba può essere in pole position.

Rally estivo? I titoli italiani da comprare

Chi invece preferisce concentrarsi su un orizzonte più limitato, come ad esempio Piazza Affari, da monitorare attentamente sono i bancari. Attualmente lo spread è in forte calo: 217 punti contro i 22 di ieri. A tutto vantaggio delle azioni degli istituti di credito ma anche del btp che vede in aumento le richieste. Per quanto riguarda la procedura d’infrazione per l’Italia, gli operatori guardano la cosa con ottimismo anche in virtù dell’arrivo di Christine Lagarde alla Bce. Infatti le posizioni dell’attuale numero uno del Fondo Monetario Internazionale che da novembre sostituirà Mario Draghi alla Bce, sono notoriamente dovish.

Un QE in arrivo? Forse, ad ogni modo l’Italia sarebbe la più avvantaggiata.

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