Raccomandazioni degli analisti su titoli azionari di Piazza Affari

Raccomandazioni degli analisti

Quali sono le raccomandazioni degli analisti sui titoli azionari di Piazza Affari?

I titoli preferiti

Piazza Affari, anche grazie alla risoluzione delle incertezze politiche e forte delle nuove direttive della Bce, risulta essere particolarmente apprezzata dagli investitori con diverse raccomandazioni su altrettanti titoli.  Come è noto, le colonne portanti del Ftse Mib sono gli energetici e i finanziari. Appunto per questo motivo le notizie dall’esterno possono avere un forte impatto sull’andamento dei titoli azionari italiani. Che si tratti delle nuove politiche economiche o di risvolti geopolitici. Ma questo è solo un esempio. Il recente attacco agli impianti di raffinazione del petrolio in mano a Saudi Aramco ha portato le quotazioni del greggio a correre oltre il 10%. Infatti il danno subito dalle strutture è stato tale da bloccare la metà della produzione Saudita. Il primo vantaggio è arrivato proprio sui titoli energetici che, come Eni, hanno potuto sfruttare una situazione d’emergenza. Ma quali sono i titoli preferiti in questo momento dagli analisti? Quali le raccomandazioni degli esperti sui titoli azionari di Piazza Affari?

Raccomandazioni degli analisti su titoli azionari

Per gli analisti di Mediobanca Securities, ad esempio, Unicredit meriterebbe un giudizio outperform e un prezzo obiettivo a 15 euro. Il motivo sarebbe anche la continuità offerta dalla scelta di Cesare Bisoni come presidente fino ad aprile 2021. Altro titolo degno di fiducia è quello di Italmobiliare che secondo la view di Equita, in vista dell’ingresso sullo Star, meriterebbe un aumento del target price. Tradotto in numeri si parla di un prezzo obiettivo portato a 29,5 euro (+5%) con conferma del rating buy. Ma non è il solo buy di Equita. Titolo interessante è Enel (fair value di 7 euro) grazie ad un rinnovamento della strategia del gruppo per la conferma dei target previsionali per l’esercizio in corso. A proposito di energetici, poi, resta il buy su Eni (target di 20 euro) grazie ad una serie di accordi nella zona del Medio Oriente. In particolare con Bahrain, Oman ed Emirati Arabi Uniti.

Buone notizie anche per Poste Italiane. Per Banca Imi c’è un giudizio add con prezzo obiettivo di 10,3 euro per quello che, a tutti gli effetti, resta ancora un partner chiave nell’e-commerce. A suo favore la distribuzione capillare fatta di oltre 3.500 punti di consegna.

Approfondimento

Schede tecniche  dei titoli azionari italiani citati nell’articolo

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