Quest’ortaggio ricco di antiossidanti ridurrebbe colesterolo cattivo e trigliceridi se mangiato in questo modo e potrebbe aiutare nella prevenzione dei tumori

patologie colesterolo

Il colesterolo e i trigliceridi, in quantità elevate, costituirebbero un serio problema per la nostra salute. Sebbene il colesterolo svolga delle funzioni importanti, non dovrebbe superare il limite standard, poiché potremmo incorrere in alcune problematiche gravi.

Il valore da non superare si aggirerebbe intorno ai 200 mg/dl e sarebbe, soprattutto, il colesterolo cattivo da tenere a bada, insieme ai trigliceridi. Entrambi i valori rappresenterebbero dei fattori di rischio per infarti e ictus.

Infatti, questi grassi andrebbero a depositarsi nelle arterie, provocando una possibile occlusione e, di conseguenza, sarebbe difficile per il sangue raggiungere gli organi. Ecco perché sarebbe di fondamentale importanza tenere a bada sia il colesterolo cattivo che il livello dei trigliceridi.

A questo scopo, l’alimentazione gioca un ruolo essenziale. Attraverso una dieta sana e bilanciata, potrebbe essere possibile abbassare entrambi i valori, integrando specialmente l’attività fisica. Infatti, secondo gli esperti si dovrebbe camminare in un certo modo, per ridurre il colesterolo cattivo.

Un toccasana per la salute generale

Quando si parla di piano alimentare sano ed equilibrato, nella maggior parte dei casi, si farebbe riferimento alla dieta mediterranea. Questa consiste nel mangiare, semplicemente, in maniera corretta, inserendo tutti i macronutrienti indispensabili per l’organismo.

Il punto sarebbe prestare attenzione alla quantità, evitando quegli alimenti grassi e ricchi di zuccheri. Nella dieta mediterranea, la verdura in generale sarebbe la protagonista. La verdura e gli ortaggi, infatti, conterrebbero diverse proprietà benefiche.

Per esempio, quest’ortaggio ricco di antiossidanti ridurrebbe colesterolo cattivo e trigliceridi, ma grazie ai composti solfati potrebbe aiutare nella prevenzione di eventuali tumori allo stomaco. Stiamo parlando della cipolla di Tropea.

La Fondazione Veronesi suggerisce che sarebbe un toccasana per la salute cardiovascolare. Sarebbe la quercetina, un’importante flavonoide, ossia un potente antiossidante, a svolgere una funzione di controllo sui valori citati poc’anzi, riducendo così i fattori di rischio.

Quest’ortaggio ricco di antiossidanti ridurrebbe colesterolo cattivo e trigliceridi se mangiato in questo modo e potrebbe aiutare nella prevenzione dei tumori

Tuttavia, è bene sapere che dovremmo prestare attenzione anche al metodo di cottura. Sarebbe sbagliato, per esempio, pretendere che lo stesso ortaggio possa influenzare la nostra salute positivamente, se cucinato attraverso la frittura.

Infatti, dovremmo evitare anche di fare il soffritto, sebbene sia il segreto per dare quel tocco di sapore in più alle pietanze. La Fondazione Veronesi, però, suggerisce come dovremmo mangiare la cipolla di Tropea, per beneficiare delle sue proprietà.

L’ideale sarebbe consumare la cipolla cruda, oppure potremmo bollirla e, successivamente, tritarla. La bollitura sarebbe un modo per evitare il soffritto. La cipolla di Tropea, inoltre, sarebbe un ottimo sostituto del sale, il nemico della pressione sanguigna.

Dovremmo tagliare la cipolla a rondelle e inserirla in un ciotola con il sale. Con le mani, bisogna premerla per eliminare il sapore aspro. Successivamente, bisogna sciacquarla con abbondante acqua. Aggiungiamola all’insalata di lattuga, pomodori e cetrioli.

In ogni caso, rivolgiamoci al medico per un consulto sia sull’alimentazione, sia per sapere maggiori dettagli. Quest’articolo è solo a titolo informativo e non intende sostituirsi al parere di un esperto.

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