Questo trucco intelligente purtroppo non salva dai creditori 

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Come abbiamo spiegato in precedenti articoli è difficile, se non impossibile, riuscire ad evitare il pignoramento dei propri beni, siano essi mobili o immobili. Una delle modalità spiegate è quella relativa ai buoni fruttiferi, che ha la capacità di rallentare l’esecuzione del pignoramento.

Uno strumento analogo sembrerebbe perfetto per evitare il pignoramento, ma purtroppo non lo è. Cerchiamo di capire assieme perché questo trucco intelligente purtroppo non salva dai creditori.

Comprare le azioni in maniera da sfuggire ai creditori

Lo strumento principale in mano a chiunque investa in Borsa è rappresentato dalle azioni. Le azioni rappresentano un titolo che attesta la proprietà di una parte molto piccola di un’azienda.

Le stesse possono essere materializzate, quando vi sia un documento che attesti tale possesso, oppure no. Nel secondo caso esisterà un registro aziendale in cui sarà registrato ogni possessore delle azioni. Molte persone che hanno problemi con i creditori si affidano agli investimenti in azioni in maniera da rendere più difficile il pignoramento dei beni.

Come vedremo, però, non è cosi facile sfuggire dagli ordini giudiziari e questo trucco intelligente purtroppo non salva dai creditori.

Come viene attuato il pignoramento delle azioni

Sono due le modalità tramite cui il pignoramento delle azioni viene attuato. La differenza sostanziale sta nella natura delle azioni stesse.

Se le stesse, infatti, sono cartacee, ossia materiali, rappresentano un bene pignorabile. In questo caso l’Ufficiale competente ha il diritto di entrarne in possesso e di metterle a disposizione del giudice. Lo stesso poi richiederà all’azienda che ha venduto tali azioni di eliminare dal proprio registro il debitore.

Nel caso, invece, si parlasse di azioni non cartacee, ossia dematerializzate, la situazione cambia. In questo caso, infatti, il pignoramento non verrà attuato in maniera diretta. Sarà lo stesso giudice a richiedere alla compagnia di segnalare nel registro delle azioni che il debitore non è più in possesso delle azioni stesse.

Comunque, in entrambi i casi, questo trucco intelligente purtroppo non salva dai creditori.

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