Moltissimi cercano di ridurre l’umidità che si crea all’interno della propria casa durante l’inverno. Queste misure, però, possono risultare eccessive prima di sapere se il tasso di umidità è realmente dannoso. Per questo motivo è importante misurare la temperatura e l’umidità in casa prima di ricorrere a delle contromisure.
Questo trucco aiuta a capire quando l’umidità in casa diventa dannosa per le pareti e le persone. Scopriamo insieme come.
Come misurare l’umidità
Per comprendere se l’umidità all’interno della casa è dannosa oppure no è necessario conoscere due valori fondamentali. Il primo è la temperatura all’interno della casa e la seconda è il tasso di umidità.
Per misurare questi due valori sono necessari due strumenti. La prima funzione è spesso assolta dal termostato, che misura e aiuta a mantenere la temperatura domestica costante.
Il secondo valore è assolto da un sensore di umidità. Entrambi i valori possono essere controllati facilmente attraverso dei sensori comprabili online per un costo di 30 euro circa.
Ma qual è la temperatura e il tasso di umidità da tenere in casa in maniera da non creare danni alle persone e alle cose?
Tassi di umidità dannosi per la casa
La prima cosa da sapere è che l’umidità in casa non è sempre dannosa. Al pari della temperatura, infatti, questo valore serve a rendere l’ambiente domestico vivibile e non arreca danni ai muri.
Al contrario, però, un tasso troppo elevato di questi due valori può portare a dei danni strutturali importanti ai muri e persino a dei rischi per la salute delle persone. Questo, però, succede solamente quando la temperatura è superiore ai 22 gradi e il tasso di umidità al 60%. Controllando tramite gli strumenti prima analizzati questi due valori in casa sarà possibile evitare così danni alle strutture e alle persone.
Ecco spiegato come questo trucco aiuta a capire quando l’umidità in casa diventa dannosa per le pareti e le persone. Per scoprire come diminuire le spese del riscaldamento si può inoltre cliccare su questo link.