Questo semplice gesto regala un raccolto abbondante a chi lo compie in autunno nell’orto

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La primavera è sicuramente la stagione che ha più da offrire per chi ama coltivare da sé piante da frutto od ortaggi. È anche vero che tutto nasce da precise attenzioni che bisogna dare all’orto già mesi prima.

L’autunno e l’inverno sono, per certi versi, mesi preparatori per gli agricoltori. È in questo periodo dell’anno che occorre preparare il terreno alle colture, compiendo alcune azioni importanti.

Infatti, già questo semplice gesto regala un raccolto abbondante a chi lo compie in autunno nell’orto, anche se non è l’unico. Farlo non richiede grossi sforzi o perdite di tempo e il risultato sarà un terreno sciolto e perfetto per far crescere rigogliose tutte le piante. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è la vangatura e quando effettuarla

Il nome di questo gesto richiama l’attrezzo principale usato per compierlo, ossia la vanga o forca da vangatura. La vangatura serve per dissodare il terreno e renderlo sciolto e permeabile. Vangare significa rompere le zolle di terreno, affondando la vanga nel terreno per circa 30 centimetri.

Così facendo sarà possibile spaccare lo strato superiore e arido di terreno e renderlo anche meno argilloso. Quando questo non basta, però, ecco che sparpagliare foglie e paglia su un terreno argilloso produce quest’incredibile effetto.

Ma quando effettuare la vangatura? Il momento migliore è quando il terreno è in tempera, ossia sufficientemente umido da rendere le zolle più friabili. In genere esso coincide con l’autunno, almeno per quanto riguarda la “prima vangatura”. Esiste, infatti, anche chi ne pratica una seconda prima dell’arrivo della primavera.

Perché questo semplice gesto regala un raccolto abbondante a chi lo compie in autunno nell’orto

Questa lavorazione del terreno permetterà di eliminare intrecci di radici formatesi nel tempo. Aumenteranno anche fertilità e semplicità di lavorazione del terreno. Ma come praticare una corretta vangatura? Ecco alcuni semplici passaggi:

  • iniziare dividendo il terreno in due parti e smuovendolo con la vanga;
  • scavare una buca e tenere da parte la terra smossa;
  • scavare una seconda buca e riempirla con la terra smossa della prima;
  • continuare così fino a completare tutta l’area;
  • collocare nell’ultima buca il terreno ottenuto dallo scavo della prima.

In alcuni casi è preferibile eseguire la vangatura a febbraio, perché le piogge invernali potrebbero renderlo nuovamente compatto con la pioggia. Per velocizzare il processo, in commercio esistono anche strumenti che permettono di compiere questo gesto in maniera automatizzata.

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