Questo rivoluzionario farmaco promette di ridurre moltissimo la mortalità del tumore alla prostata

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Uno dei tumori più insidiosi per l’uomo è quello alla prostata. È una forma di cancro che si sviluppa alla ghiandola prostatica. In Italia lo scorso anno si sono avute circa 36.000 nuove diagnosi di questa patologia. I trattamenti per la cura di questo tumore si stanno sviluppando velocemente negli ultimi anni. Una recente terapia in aggiunta a quelle convenzionali ha dato ottimi risultati sperimentali. Questo rivoluzionario farmaco promette di ridurre moltissimo la mortalità del tumore alla prostata. Vediamo di cosa si tratta.

Tra i tumori alla prostata il più pericoloso è quello alla prostata resistente alla castrazione. Questo tumore è resistente alle terapie convenzionali con trattamenti ormonali che riducono i livelli di testosterone. Quando va in metastasi il paziente ha il 30% di sopravvivenza a 5 anni. Per capire i progressi della medicina in questo campo, solo 10 anni fa chi aveva questo tumore poteva sperare di vivere non oltre 6 mesi. Oggi un nuovo farmaco può abbassare ulteriormente il rischio di morte e aumentare le possibilità di fermare la patologia.

Questo rivoluzionario farmaco promette di ridurre moltissimo la mortalità del tumore alla prostata

Al congresso della ASCO, American Society of Clinical Oncology, è stato presentato un farmaco rivoluzionario, per i suoi risultati e per come agisce. Il nuovo farmaco ha il nome di una sigla molto difficile da ricordare, 177Lu-PSMA-617. Il PSMA è un biomarcatore che i ricercatori hanno individuato nell’80% dei tumori alla prostata.

L’aspetto straordinario di questo farmaco è che non è una comune medicina in forma liquida o solida, ma è un radiofarmaco. La sua eccezionalità è di intervenire solamente nei tessuti malati risparmiando quelli sani. Quindi il 177Lu-PSMA-617 è un farmaco di precisione che va ad agire selettivamente sulle parti malate della prostata.

L’altra eccezionalità di questo nuova radioterapia è il risultato che finora ha ottenuto. Questo farmaco ha permesso la riduzione della mortalità del 38% rispetto gli standard di cura con metodi convenzionali. Non solo, l’uso del 177Lu-PSMA-617 ha ridotto del 60% il rischio di progressione della malattia.

Attualmente la terapia non è disponibile in Italia, ma si prevede che il Ministero della Salute possa autorizzarne l’uso entro la fine del 2021.

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