Questo metodo innovativo permette agli aspiranti imprenditori di risparmiare tempo e denaro

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Moltissimi tra giovani ed esperti sognano di mettere in piedi una propria azienda innovativa. Purtroppo, però i numeri non sono propriamente dalla parte di questi aspiranti imprenditori.

Secondo una ricerca citata dalla prestigiosa rivista Harvard Business Review, infatti, fino al 75% di questi progetti imprenditoriali falliscono. Esiste, però, un metodo che permette di snellire i processi di ideazione ed attuazione di una start up e risparmiare così tempo e denaro.

Scopriamo allora subito perché questo metodo innovativo permette agli aspiranti imprenditori di risparmiare tempo e denaro.

Il metodo tradizionale

Classicamente, sono tre le fasi che portano all’avvio di una start up.

La prima fase è quella della formulazione del business plan. Un giovane imprenditore spende così del tempo a lavorare su un documento che spieghi dettagliatamente i problemi da affrontare e la soluzione da immettere sul mercato.

In genere, nello stesso documento, si prevedono le entrate e uscite per i successivi 4-5 anni. Questo documento poi si presenta a possibili investitori, e solamente dopo aver avuto accesso a dei fondi si passa allo sviluppo di un prototipo.

Questo sviluppo spesso si porta avanti nella massima segretezza, in maniera da non allertare possibili competitor.

Infine, il prodotto si rende disponibile ai consumatori. Ed è purtroppo proprio in questa fase che le limitazioni di questo modello diventano evidenti.

Spesso, infatti, i consumatori si ritrovano insoddisfatti delle caratteristiche del prodotto sviluppato, o persino pensano di non averne bisogno. In questo modo mesi di lavoro, e spesso centinaia di migliaia di euro di investimento, vanno in fumo in un lampo.

Questo metodo innovativo permette agli aspiranti imprenditori di risparmiare tempo e denaro

Al fine di minimizzare i costi in tempo e denaro legati all’avvio di una start up da alcuni anni si è diffusa una nuova metodologia “lean”. Si tratta della metodologia legata alla lean start up, popolarizzata dal libro omonimo di Eric Rice.

Questa presuppone l’idea che una start up deve potersi adattare ad un mercato in continuo cambiamento in cui l’opinione dei clienti la fa da padrone.

Per questo motivo il business plan viene sostituito da un business model canvas, schema decisamente più fluido e adattabile.

Secondariamente, gli aspiranti imprenditori vengono invitati a confrontarsi il prima possibile e su ogni aspetto del progetto imprenditoriale con i propri consumatori.

In questo modo si potrà ottenere uno sviluppo agile, attuato grazie ad un continuo processo di ascolto e alla costruzione di “minimum viable products”.

Questo continuo ascolto dei feedback dei possibili clienti permette così di creare dei prodotti più in linea con le aspettative dei consumatori. In questo modo sarebbe possibile, secondo alcuni autori, ridurre il tasso di fallimento delle start up.

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