Questo metodo chiarisce quanta acqua dare al prato per averlo rigoglioso

irrigazione

Come la Redazione di ProiezionidiBorsa ha spiegato in questo suo articolo, il mese di marzo è periodo di semina per il prato. Diventa ancor più fondamentale, in questa fase dell’anno, quantificare in maniera corretta la giusta quantità d’acqua di cui il prato necessita. Questo metodo chiarisce quanta acqua dare al prato per averlo rigoglioso, tenendo in considerazioni molte particolarità.

Irrigazione automatica

È comune pensare che l’irrigazione automatica risolva tutti i problemi. In realtà, chi possiede un prato sa benissimo che non è così. Quasi mai un impianto d’irrigazione riuscirà a raggiungere ogni angolo verde e valori come la pressione o il raggio d’azione degli erogatori influiscono tantissimo.

Quantificare correttamente l’acqua necessaria è quindi fondamentale per la buona riuscita di un prato verde. Questo metodo chiarisce quanta acqua dare al prato per averlo rigoglioso.

Il pluviometro

Il pluviometro è una sorta di pipetta graduata che, piantata nel terreno, misura quanta acqua riceve il prato in un certo intervallo temporale. La buona notizia è che è possibile grossomodo fare lo stesso utilizzando semplicemente un bicchiere graduato.

Tuttavia, bisogna specificare che questo dovrebbe essere dotato di una forma regolare e avere la stessa ampiezza su parte inferiore e superiore. In realtà, per un risultato preciso, occorrerebbe posizionare tanti pluviometri o bicchieri graduati lungo il prato.

Altrimenti, con molta pazienza, è possibile ripetere l’esperimento su poca superficie per volta. Poi bisogna azionare l’impianto d’irrigazione per circa una ventina di minuti e attendere il riempimento del pluviometro.

Quantificare il risultato

Ogni tacca del pluviometro rappresenta un litro d’acqua per metro quadro. Se la scelta è ricaduta su un bicchiere graduato fai-da-te, il risultato sarà in millimetri ovviamente.

Ad esempio, il raccoglimento di 5 millimetri di acqua in venti minuti significa che quel prato riceve 5 litri di acqua al metro quadro. Tale quantità è perfetta per un prato comune (ne esistono davvero tante varietà), ma durante la stagione estiva.

In primavera e autunno il prato necessita di una quantità inferiore d’acqua, circa 2 o 3 litri al metro quadro. Se il prato riceve quantità inferiori o superiori a questa, bisognerà fare una proporzione per calcolare quanti minuti esatti occorrono per irrigare il prato. Questo metodo chiarisce quanta acqua dare al prato per averlo rigoglioso ed ecco come procedere.

Esempio pratico

Da marzo, e per tutta la primavera, mediamente un prato necessita di 2 litri di acqua al metro quadro. Supponiamo di aver constatato che, in 20 minuti, il prato riceva invece 6 litri di acqua. Per la stagione primaverile sono davvero tanti. Basta dividere la quantità necessaria di acqua per quella effettivamente irrogata e moltiplicare tutto per 20.

Nell’esempio: moltiplicare il risultato di 2 diviso 6 per 20. Basteranno cioè solo circa 7 minuti d’irrigazione continua. Questo significa che il prato sta ricevendo troppa acqua. È possibile fare lo stesso discorso anche per l’estate, calcolando 5 litri come quantità ottimale.

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