Questo legume si può mangiare in tanti modi e ridurrebbe il colesterolo aiutando cuore e intestino, ma attenzione a queste controindicazioni

legumi

Ci sono degli alimenti che mangiamo abitualmente fin da piccoli e che preferiamo solitamente per il loro gusto. Pasta, verdure varie assunte crude o cotte, così come certi tipi di carne, fanno parte ormai della nostra dieta. A volte, per varie cause, cerchiamo di ridurre certi cibi. Può accadere per sopraggiunte malattie o per scelte alimentari. Prendiamo ad esempio gli zuccheri, importanti per la nostra salute, ma che dovremmo ridurre in caso di valori alti di glicemia.

Se si diventa vegani o vegetariani, poi, si sceglie di non mangiare più alcuni alimenti, ad esempio la carne. Per quanto riguarda i cibi presenti sia nella dieta mediterranea che in quella vegetariana e vegana abbiamo i legumi. Senza dubbio apportano tanti principi nutritivi, eppure non mancano alcune controindicazioni a cui bisogna fare attenzione, come con la soia. In forma di germogli, questo legume si può mangiare in tanti modi e potrebbe apportare numerosi benefici:

  • ridurrebbe il colesterolo;
  • proteggerebbe il sistema cardiovascolare;
  • farebbe assimilare meglio la vitamina D utile alle ossa;
  • le sue fibre aiutano a sentirsi sazi e stimolerebbero pure l’intestino;
  • infine, presenta antiossidanti in forma di isoflavoni, che si rivelerebbero utili per un benessere generale e soprattutto durante la menopausa.

Questo legume si può mangiare in tanti modi e ridurrebbe il colesterolo aiutando cuore e intestino, ma attenzione a queste controindicazioni

Abbiamo visto che la soia, ricca di proteine, minerali e vitamine, potrebbe risultare utile in molti casi. Bisogna aggiungere, però, che il consumo di questo legume ha delle controindicazioni e avvertenze:

  • la soia può dare reazioni allergiche;
  • l’uso eccessivo potrebbe risultare dannoso per il funzionamento della tiroide, per la presenza di isoflavoni;
  • gli specialisti consigliano di assumere in modo attento e moderato fitoestrogeni, e quindi anche quelli della soia, se si è sofferto di tumore al seno;
  • la presenza di galattani, ossia di oligosaccaridi non digeribili, potrebbe causare dei disturbi in persone che soffrono di problemi all’intestino o di colon irritabile.

Per quanto riguarda i metodi di consumo, sarebbero da preferire i prodotti fermentati, come la salsa di soia, miso, natto e tempeh. Anche la cottura, la germinazione e l’ammollo renderebbero la soia più digeribile e ridurrebbero dei componenti che ostacolano l’assorbimento di elementi come calcio, ferro e magnesio. Inoltre, un alimento a base di soia poco trasformato potrebbe apportare più benefici, quindi sarebbero da preferire, ad esempio, bevande e yogurt alla soia senza zucchero.

In conclusione, come tanti altri alimenti, la soia può essere inclusa nella nostra alimentazione per le sue varie proprietà, facendo attenzione alla cottura, alle preparazioni che acquistiamo e alle controindicazioni.

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