Questo incredibile metodo vi consentirà di coltivare senza usare acqua

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E se ci dicessero che si può coltivare senza usare acqua? Da diversi anni chi coltiva e vive in zone calde o con scarso accesso all’acqua ha un nuovo asso nella manica. Si tratta della tecnica detta BRF, o “rameaux”. Questo incredibile metodo vi consentirà di coltivare senza usare acqua o comunque limitandola moltissimo.

Come si intuisce dal nome viene dalla Francia: rameaux vuol dire “ramaglia”, protagonista principale di questo metodo. Sono i rami, ammassati e sminuzzati, a regolare l’equilibrio delle sostanze nutritive necessarie alla pianta in un dato posto. E sono gli stessi rami a svolgere la vitale funzione di trattenimento dell’acqua che rende questo metodo efficace. E non dimentichiamo gli usi che si possono fare con eventuali rametti avanzati…

Questo incredibile metodo vi consentirà di coltivare senza usare acqua

I passi da seguire per applicare questo metodo sono semplici. Per prima cosa dovremo procurarci il cosiddetto “cippato di ramaglie fresche” composto da rami giovani spezzettati. Se possibile dovremo assicurarci di mescolarlo a un po’ di concime naturale come il letame di cavallo.

Ne faremo uno strato con cui coprire la zona che ci interessa, quindi si creerà una catena trofica, cioè un equilibrio tra gli organismi (per lo più funghi) che abitano quel materiale organico. Questo farà si che venga trattenuta l’umidità e che le alte temperature aumentino e velocizzino i processi di crescita.

L’importanza dell’equilibrio tra gli organismi

Ovviamente basarsi sulla catena trofica significa anche che bisogna evitare ogni tipo di pesticida o veleno per non turbare i legami tra gli organismi che regolano questo sistema. E lo regolano veramente: sono in grado infatti di mantenere il controllo sulla popolazione batterica, sulla chimica del terreno, eccetera. In questo modo possono digerire il legno e creare un humus stabile ad alta resa, resistente alla siccità.

Il secondo step è quello di interrare una quantità di piante leguminose. Con le loro radici fisseranno l’azoto atmosferico, creando la base ideale per la futura coltivazione. A questo punto saremo pronti a procedere con la semina, e vedremo risultati davvero sorprendenti con un consumo di acqua minimo.

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