Questo gasolio fa risparmiare tantissimo sul pieno ma per molti è vietato

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In un recente articolo, avevamo approfondito i rischi che si corrono utilizzando l’olio di colza per alimentare la propria auto. Oggi scopriremo il gasolio agricolo e vedremo che questo gasolio fa risparmiare tantissimo sul pieno ma per molti è vietato dalla legge. Vediamo quindi cos’è il gasolio agricolo, chi può acquistarlo e quanto rischiano i trasgressori.

Una differenza esclusivamente fiscale

La benzina ed il gasolio che troviamo presso i distributori costano molto soprattutto a causa delle tasse applicate. Le accise sui carburanti ammontano infatti a circa il 60% del prezzo praticato agli automobilisti. Questo costo grava pesantemente sulle tasche dei consumatori e sui conti delle aziende di autotrasporto. Ma non per tutti: il D.Lgs 504/95 ha istituito alcuni importanti sgravi fiscali per i coltivatori diretti. Questi ultimi, infatti, possono acquistare il gasolio destinato ai macchinari agricoli pagando solo il 22% di tasse. Questo carburante, detto gasolio agricolo, è assolutamente identico al normale gasolio usato per automobili e camion. Le differenze sono solo la minor tassazione e la colorazione verde utilizzata per distinguerlo da quello ordinario. Insomma, questo gasolio fa risparmiare tantissimo sul pieno ma per molti è vietato.

Chi può acquistarlo

Il gasolio agricolo non si trova nei normali distributori ma esclusivamente presso i consorzi agrari. Questi ultimi possono venderlo solo a soggetti con determinate caratteristiche. Ovvero, se possiedono la qualifica di imprenditore agricolo professionale e la relativa iscrizione presso la Camera di Commercio. Per garantire che l’agevolazione valga solo per i mezzi agricoli, i consorzi potranno vendere solo quantità limitate di gasolio agricolo. In misura proporzionale alle dimensioni dei terreni posseduti ed al tipo di coltivazioni praticate.

Questo gasolio fa risparmiare tantissimo sul pieno ma per molti è vietato

Abbiamo visto che il gasolio agricolo è chimicamente identico a quello utilizzato per le automobili. Ne consegue il rischio di un uso diverso da quello per cui è destinato. Con un forte risparmio per il consumatore ma, al contempo, un danno erariale per lo Stato. Per questo motivo la normativa punisce severamente l’uso improprio di questo carburante. Il D.Lgs 504/95 prevede una sanzione amministrativa che può arrivare al decuplo delle imposte evase. Oltre ad una pena detentiva che può arrivare a cinque anni per chi produce o vende illegalmente il gasolio agricolo. Con la sentenza 14287/2006 la Corte di Cassazione ha però alleggerito le conseguenze per i trasgressori. I giudici hanno escluso la possibilità del sequestro degli automezzi alimentati irregolarmente con questo carburante.

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