Questo è il modo corretto per lavare le mani se vogliamo veramente eliminare i batteri

mani

Dopo un anno e mezzo in cui ci siamo confrontati con la pandemia da Covid, abbiamo imparato che l’igiene delle mani è fondamentale per salvaguardare la propria salute e quella degli altri. Questo perché ciascun individuo, a dispetto delle apparenze, non è solo un individuo ma è un intero ecosistema. Batteri, virus, archei (batteri antichi) sono parte integrante del nostro organismo, infatti ne modulano e ne modificano aspetti diversi e su più livelli. Si parla di spesso di microbioma e già in diverse occasioni ce ne siamo occupati su queste pagine. Per esempio, quando abbiamo presentato  il test scientifico del muffin blu per sapere se abbiamo il metabolismo lento. Oppure quando abbiamo svelato da cosa sono attratte le zanzare e perché pungono proprio noi.

Quando laviamo le mani, eliminiamo i microrganismi che vi si trovano sopra, inclusi quelli che possono farci ammalare. Per farlo, bisogna però compiere questa operazione in maniera consapevole. Infatti, questo è il modo corretto per lavare le mani se vogliamo veramente eliminare i batteri.

Una scoperta recente

L’abitudine e la necessità di lavarsi le mani è una pratica relativamente recente che non era attuata nei secoli precedenti (neppure da medici e curatori). Uno dei primi medici a capire l’utilità di lavarsi le mani per evitare infezioni è stato il dottor Ignaz Semmelweis, ungherese, tra il 1844 e il 1848. Secondo quanto riportato in un articolo del 2013 del Journal of the Royal Society of Medicine, a firma di Irvine Loudon, Il dottor Semmelweis lavorava in un grande reparto di maternità dell’ospedale di Vienna. Il reparto era diviso in due parti. Da una parte vi lavoravano le ostetriche, dall’altra parte i medici.

Dal 1840 al 1846, il tasso di mortalità delle madri nella clinica diretta dalle ostetriche era di 36.2 morti ogni 1000 nascite; nella clinica diretta da medici il tasso di mortalità era molto più alto, di 98,4 per 1000 nascite. Dopo un lungo studio il dottor Semmelweis si convinse che le morti delle madri fossero da ascrivere a infezioni che venivano trasmesse con il contatto. Per questo motivo impose il lavaggio delle mani a tutti coloro che entravano nella clinica, abbattendo il tasso di mortalità fino a circa 12 morti ogni 1000. Da quel momento, lavarsi le mani è diventato, per molti, una sana abitudine.

Questo è il modo corretto per lavare le mani se vogliamo veramente eliminare i batteri

In un recente articolo (Hammond PS, 2021), i ricercatori hanno simulato, attraverso un modello matematico, il lavaggio delle mani, cercando di capire il tempo necessario per eliminare le particelle. Hanno scoperto che per lavare le mani non basta bagnarsi le mani, sfregarle delicatamente e lentamente. Bisogna sfregarle bene, in modo da permettere all’acqua di eliminare le particelle presenti. Inoltre, utilizzando stime ragionevoli per le variabili, inclusa la velocità di movimento della mano, il modello ha evidenziato che bastano circa 20 secondi per lavare le mani.

Dal punto di vista empirico, bisognerebbe cantare “Tanti auguri a te” per due volte, mentre le sfreghiamo con energia. È il primo passo per la salute di tutti.

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