Questo borgo sconosciuto è una piccola Pompei nascosta nel centro Italia da visitare gratuitamente per una vera passeggiata nella storia

Sepino

In pochissimi sanno che sul confine tra Campania e Molise, proprio nel centro d’Italia, sorge una stupenda area archeologica uscita dalla Roma antica.

La zona è stata anche scenografia di diversi film per molti registi ma, nonostante questo, rimane poco conosciuta.

L’area archeologica di Altilia-Saepinum è una delle bellezze nascoste più caratteristiche d’Italia. Da molti considerata una Pompei in miniatura, effettivamente nel percorrere le sue vie sembra di trovarsi davvero catapultati nel passato.

Una visita che è possibile effettuare in piena autonomia, da soli, esplorando il sito e scoprendone le meraviglie.

La Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio del Molise, spiega che il nome del paese, Sepino, deriverebbe dal verbo latino “saepire”, cioè recintare.Un chiaro riferimento alla principale attività che veniva svolta nella zona, cioè l’allevamento, di cui ancora oggi si trova traccia. Nei dintorni del sito archeologico, infatti, ci sono ancora diversi greggi e allevamenti che pascolano liberamente guardati da attenti e austeri pastori.

Le vestigia di Saepinum si trovano in località Altilia, non lontane da dove in epoca sannitica si trovava il centro fortificato di Terravecchia. I romani lo conquistarono nel 293 a.C., nel corso della terza guerra sannitica.

Questo borgo sconosciuto è una piccola Pompei nascosta nel centro Italia da visitare gratuitamente per una vera passeggiata nella storia

I romani decisero di costruire proprio lì, all’incrocio di due importanti assi viari che collegavano punti nevralgici degli Appennini, un nuovo insediamento.

Sull’incrocio i magistrati incaricati fondarono la città e tracciarono il Cardo e il Decumano, le due vie principali del centro, su antichi e trafficati tratturi.

In età augustea il centro raggiunse il massimo dello sviluppo e da allora Saepinum fu dominata da vari signori.

La ripresa effettiva si ebbe con l’influenza dei monaci Benedettini di Santa Sofia in Benevento, che favorirono la rinascita dell’agricoltura e dell’insediamento. Oggi, a pochi chilometri dall’insediamento, sorge il borgo moderno di Sepino.

Negli anni le antiche strutture romane sono state utilizzate per edificare casali rustici, alcuni dei quali sono abitati ancora oggi. Ma Saepinum conserva ancora il fascino di un castrum romano perfettamente conservato, con tanto di Foro, Terme, Tempio e Teatro.

In quest’ultima struttura si svolgono diverse rassegne teatrali nel corso dell’anno. Visitare questo borgo sconosciuto significa fare quattro passi nella storia ed è davvero impressionante pensare che quelle stesse strade lastricate sono state percorse per secoli. E continuano a esserlo ancora oggi.

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