Questo accessorio sbarazzino e carismatico è un capolavoro con gli abbinamenti casual ma occhio al materiale

cravatta

Sia che siamo alla ricerca di un capo trendy da proporre disinvolti, sia che stiamo pensando ad un regalo universale e facile da abbinare, la risposta ai nostri problemi potrebbe essere la stessa. Una cravatta in maglia o a tricot è una soluzione semplice e di sicuro impatto. Non facciamo però l’errore di pensare sia un pensiero formale e noioso. Piuttosto presentiamola come un tocco elegante ma leggero, e pure perfettamente abbinabile. Questo accessorio sbarazzino e carismatico è un capolavoro con gli abbinamenti casual ma occhio al materiale.

Gli abbinamenti da proporre

La forza di questo accessorio sta nell’incredibile versatilità. È realizzata con una trama più o meno larga, ha una forma rettangolare che non si chiude a triangolo, ed è priva dell’anima interna e della foderatura. Queste caratteristiche la rendono immancabile nell’armadio anche delle persone che vestono più casual.

Sono infatti fenomenali gli abbinamenti con una camicia sportiva o anche in denim, così come con un paio di pantaloni da weekend o addirittura a semplicissimi blue jeans. Utilizziamola tranquillamente con gli scarponcini (ad esempio i desert boots), con le scarpe di cuoio o persino con le sneakers. Nelle stagioni intermedie come l’autunno può tranquillamente stare sotto un giacchetto in pelle. Oppure fare capolinea tra le pieghe di un copricapo in tweed.

Come se non bastasse il nodo può tranquillamente essere esile e perfino storto. L’importante è che non sia massiccio e voluminoso. Persino la scarsa riuscita nella definizione della lunghezza potrebbe diventare un segno apprezzato di eleganza sbarazzina: se, creando il nodo, ci si rende conto che la parte posteriore è leggermente più lunga o uguale a quella anteriore, potrebbe risultare chic.

L’unico limite può, semmai, emergere in contesti troppo formali. Quindi, con gli abiti da cerimonia sarebbe decisamente meglio evitare questa cravatta. Per quanto riguarda le fantasie, poi, non ci sono limiti. Sono molti diffusi i tricot a righe e quelli a pois. In questo caso si può giocare con gli altri accessori, creare un incrocio di rimandi ed armonie. Occhio però a non risultare troppo pacchiani, perché la cravatta in maglina dovrebbe emergere per essere un accessorio non preponderante, ma discreto. Infine, l’abbinamento della giacca è anche condizionato dalla larghezza della cravatta. Se questa fosse larga, allora è bene abbinare una giacca con dei revers molto ampi. Al contrario, con dei reversi sottili.

Questo accessorio sbarazzino e carismatico è un capolavoro con gli abbinamenti casual ma occhio al materiale

La trama di cui è composta la cravatta in maglina può essere più o meno spesso a seconda del produttore. Ma dovremmo dare una occhiata al materiale in cui questa è composta. Con il freddo invernale la lana andrà benone, fornendo anche un tocco soffice alla cravatta. Ma se la vogliamo azzardare in primavera e d’estate, rischierebbe di essere pesante. Se prevediamo di utilizzarne una per le varie stagioni, meglio prediligere qualcosa di seta. Esistono poi dei mix di filati. Questi saranno perfetti per la primavera o le giornate temperate.

Se volessimo approfondire l’insospettabile origine di questo comunissimo ed elegante accessorio, ecco qualche dritta. Se invece siamo curiosi sulla lavorazione e sulla taglia delle cravatte in maglina, ecco qualche informazione utile.

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