Questi fortunati proprietari di case possono decidere se raddoppiare il capitale o crearsi una rendita mensile 

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Il mercato delle case negli ultimi anni sta vivendo una particolare evoluzione. Un tempo si costruivano e si cercavano abitazioni di medio-grandi dimensioni. Oggi il mercato immobiliare, specialmente in città, fa affari con mono e bilocali. Del resto abbiamo già visto qual è la metratura perfetta di un appartamento ad uso investimento per massimizzare il guadagno.

Questo ha determinato da un lato un aumento delle nuove costruzioni di piccole dimensioni. Dall’altro ha incentivato la riconversione dei vecchi, grandi appartamenti. Il risultato è che oggi questi fortunati proprietari di case possono decidere se raddoppiare il capitale o crearsi una rendita mensile.

La regola numero uno: seguire sempre la domanda

La platea di chi cerca case fino a 50-60 mq è vasta, specie nei grandi centri e nei capoluoghi di provincia.

Troviamo innanzitutto gli studenti fuori sede, i lavoratori trasferisti, i separati e i divorziati. Ad essi si aggiungono i single in cerca di autonomia dal nucleo familiare e, Covid permettendo, il mercato dei turisti (specie nelle città d’arte o marittime).

In prospettiva, la domanda di questi format abitativi potrebbe anche ritornare ad esplodere. Soprattutto man mano che si ritornerà alla piena e progressiva normalità pre-Covid 19.

Frazionare per raddoppiare il valore

Quindi i vecchi immobili, cioè quelli costruiti giusto qualche decennio fa, sono ritornati alla ribalta. Il trend in atto vede protagonisti i proprietari di casa (o gli eredi) in prima persona oppure i grandi investitori immobiliari.

La parola d’ordine, in genere, è sempre una: “frazionare”. Cioè si parte da un appartamento che supera i 100 mq per ricavarne due di metratura più piccola. In questi casi influisce molto la presenza di un doppio accesso.

Chi è intenzionato a vendere, sfrutta fino in fondo una particolare circostanza. Il valore di mercato del piccolo spesso supera quello del grande. Cioè 2 appartamenti da 55 mq, per esempio, possono rendere di più rispetto alla vendita di uno da 110 mq.

Questi fortunati proprietari di case possono decidere se raddoppiare il capitale o crearsi una rendita mensile

Questi interventi di frazionamento coinvolgono anche chi intende affittare.

Ritorniamo all’ipotetico appartamento da 110 mq di prima. Affittato in blocco ad una famiglia, per esempio, potrebbe rendere 650 euro al mese. Diviso in due unità, invece, potrebbe generare una rendita mensile da 1.000 euro (500 euro per singolo appartamento).

Oltre ai maggiori guadagni, la divisione in due dell’appartamento si presta alla messa in pratica di diverse strategie operative. La più classica potrebbe essere quella di destinare a due mercati diversi le due unità abitative. Tipo un bilocale destinato a chi cerca un affitto a medio termine e l’altro ai turisti, ma a prezzi più alti.

Infine, il frazionamento è interessante anche per i proprietari che intendono garantirsi una rendita.

In questi casi, si separa una parte della casa per destinarla all’affitto. L’operazione potrebbe garantire un’integrazione dello stipendio e/o della pensione. Inoltre sarebbe utile per tagliare le spese. Le tasse e le utenze, fisse e variabili, di una casa più piccola sarebbero minori rispetto a quella di partenza.

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