Questi due fattori hanno frenato oggi le Borse e a Piazza Affari nuovo crollo delle banche

inflazione

Sui mercati azionari l’incertezza regna sovrana, lo dimostrano le ultime sedute di Borsa e in particolare quella odierna. Dopo il forte rialzo della seduta di ieri, oggi i listini europei e quelli americani hanno messo il freno a mano. Ieri i mercati sembravano pervasi da euforia, oggi il pessimismo è sembrato prevalere. Cosa ha fermato oggi i mercati?

I motivi del calo delle Borse oggi

I mercati oggi hanno frenato per una serie di motivazioni. Gli operatori professionali navigano a vista, condizionati dagli eventi politico economici che stanno minando la crescita economica mondiale. In particolare sono tre i fattori a livello mondiale che zavorrano la crescita economica e che consigliano prudenza agli investitori. I nostri analisti, in alcune precedenti analisi, hanno illustrato questi tre fattori e come condizionino l’economia e le Borse.

Le Borse europee oggi sono partite in rialzo, spinte dalla chiusura positiva di ieri di Wall Street e dalla chiusura positiva delle Borse asiatiche. Tuttavia, a metà mattinata hanno virato al ribasso e probabilmente questi due fattori hanno frenato le Borse. Il primo riguarda la guerra in Ucraina. La pace non sembra per il momento possibile. Le trattative per il cessate il fuoco non riescono a fare progressi. I bombardamenti sulle città ucraine condizionano negativamente gli operatori.

L’altro fattore è di natura tecnica. Probabilmente molti di coloro che ieri hanno comprato oggi hanno venduto per monetizzare i guadagni fatti nella seduta di ieri. Quando in Borsa c’è molta volatilità, i trader di brevissimo periodo la fanno da padroni. Gli acquisti e le vendite di chi punta a guadagni di una giornata aumentano la volatilità dei mercati, soprattutto se i grandi operatori preferiscono stare alla finestra.

Questi due fattori hanno frenato oggi le Borse e a Piazza Affari nuovo crollo delle banche

Eppure, anche se pur a rilento, qualcosa si sta muovendo e i mercati lentamente migliorano, sebbene tra mille incertezze. Ne sono convinti anche gli analisti di Credit Suisse, che puntano su un recupero dei mercati nel breve periodo e vedono Wall Street favorita. Probabilmente perché l’economia USA in questa fase sembra più forte dell’economia della UE.

Ieri la FED ha alzato i tassi di un quarto di punto, dopo oltre 3 anni. Questo sarà il primo di molti rialzi del 2022, un segnale che l’economia americana sta correndo, nonostante tutto. Il mercato del lavoro avvalora questo scenario. La scorsa settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese a quota 214.000, meglio delle attese.

Intanto in Europa continua a crescere l’inflazione. A febbraio l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è salito del 5,9% su base annua. L’impennata dei prezzi delle materie prime rischia di compromettere la crescita economica in atto.

Alla fine della giornata le principali Borse europee hanno chiuso in ordine sparso. Londra ha guadagnato l’1,3%. Francoforte ha chiuso in calo dello 0,4%, la Borsa di Parigi è salita dello 0,3%. L’indice Euro Stoxx 50 ha perduto lo 0,1%.

Questi due fattori hanno frenato anche Piazza Affari. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha perduto lo 0,6%, chiudendo a 24.123 punti. I bancari hanno trascinato ancora una volta al ribasso il nostro listino con cali tra il 3% e il 5%. Questi titoli hanno accusato pesanti perdite a causa delle vendite di beneficio dopo i forti rialzi di ieri. Il balzo di Diasorin del 7,7% non è bastato a tenere a galla il listino. Il titolo è volato grazie ai conti eccezionali del 2021.

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