Questi due dati stanno particolarmente a cuore a chi ha comprato il BTP Futura 2030 o il BTP Futura 2028

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Da un lato, si iniziano a fare i calcoli dei danni di questo 2020 in termini di PIL perso. Per i dati ultimi, finali e definitivi, dovremo comunque attendere la prossima primavera. Dall’altro, invece, iniziano a uscire le proiezioni più attendibili circa il tasso di crescita del PIL del 2021. In particolare, sono state pubblicate oggi le Prospettive Economiche dell’OCSE.

Secondo il prestigioso Istituto, dopo il tracollo del 2020 il biennio 2021-2022 dovrebbe essere col segno più. Ora, questi due dati stanno particolarmente a cuore a chi ha comprato il BTP Futura 2030 o il BTP Futura 2028. Vediamo di capire perché.

Il PIL atteso nel biennio 2021-2022

Secondo l’Istituto di Parigi, il PIL “dovrebbe crescere al 4,3% nel 2021 e al 3,2% nel 2022”. Insomma, si tratta di dati meno brillanti rispetto alle stime che l’Esecutivo aveva preventivato mesi fa, ma pur sempre col segno positivo. Certo, dopo un tracollo nell’ordine del 10% circa di quest’anno, era decisamente difficile bissare un secondo segno meno consecutivo.

Dal  documento pubblicato stamane si evince che la ripresa sarà lenta, oltre che diseguale, per Paese e per settore. Ancora, i susseguenti lockdown imposti, e il timore proprio della gente, legato al contagio, stanno rallentando fortemente la ripresa. Ma altre ripercussioni negative si hanno a carico dell’occupazione, degli investimenti, dei consumi.

Brutto a dirsi, ma la ripresa che verrà in larga parte dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Tuttavia, chiosa l’OCSE, le speranze legate ai vaccini stanno ridonando fiducia.

La caratteristica dei due BTP Futura

Cosa c’entrano i PIL 2021 e 2022 con le due emissioni dei due BTP Futura? Il nesso c’è tutto ed è legato al premio fedeltà.

Tutti coloro che hanno acquistato il bond in emissione sanno perfettamente che la loro obbligazione è composta da due fonti di guadagno. La prima, è quella relativa alle cedola. La seconda è, invece, legato al premio che, a scadenza, il Tesoro, ossia l’emittente, riconoscerà solo a coloro i quali avranno tenuto il BTP fino al termine ultimo. Questo premio, per entrambi i bond, non potrà essere inferiore all’1% ed essere superiore al 3%.

Rendimento dei due BTP Futura  e PIL

Ora, mai come in questi casi, c’è da sperare che il PIL riprenda la sua corsa a ritmo spedito. In primis per l’economia del Paese nel suo complesso, ma anche per i sottoscrittori del primo o del secondo bond da noi esaminati.

Il calcolo finale del premio fedeltà, infatti, prenderà in considerazione il tempo che “intercorre tra l’anno di emissione e l’anno precedente quello di scadenza del titolo”. Dunque, il primo PIL da includere per il calcolo medio finale è quello del 2020, e sappiamo che è pesantemente negativo.

Pertanto per recuperare terreno e sperare di non incassare il premio minimo del’1%, non resta che confidare in robusti tassi di crescita del PIL. E chi maggiormente dovrebbe sperare nella risalita del PIL è proprio chi ha acquistato il bond a novembre. Le ragioni sono varie e le illustreremo dettagliatamente in un nostro prossimo articolo.

Intanto questi due dati stanno particolarmente a cuore a chi ha comprato il BTP Futura 2030 o il BTP Futura 2028.

Infine, in quest’articolo ci interroghiamo se chi ha comprato il BTP Futura 2028 abbia o meno fato l’affare del secolo.

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