Questi dati sul fumo che riguardano i nostri ragazzi sono davvero sorprendenti

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È sempre più frequente vedere ragazzi con la sigaretta in bocca. Tanto da essere diventata una sorta di abitudine che non meraviglia più di tanto. Una volta, ci si nascondeva dai genitori, ma ora sembrerebbe che gli adolescenti non si preoccupino più di tanto di esser scoperti.

Vuoi per spirito di emulazione o per non sentirsi da meno rispetto ai coetanei, i giovanissimi iniziano molto presto ad accendersi le prime sigarette. Non solo in questo campo. I nostri ragazzi vogliono diventare adulti il prima possibile, sentirsi indipendenti. In un certo senso, la sigaretta sembrerebbe, per loro, una sorta di percorso abbreviato per bruciare, se non sulla carta di identità, ma nei fatti, la loro adolescenza. Per molti ragazzi, poi, fumare è anche un modo per essere accettati nel gruppo di amici, facilitando l’inserimento Quante volte i genitori si ritrovano odore di fumo anche in casa difficile da eliminare.  Questi dati sul fumo che riguardano i nostri ragazzi sono davvero sorprendenti perché offrono una cartolina della situazione attuale. Anche perché provengono dall’Istituto Superiore di Sanità e fanno riflettere su come le sigarette si stiano imponendo nel mondo dei nostri figli.

A fumare iniziano sempre più giovani

Da un’indagine condotta dall’ISS, infatti, tra le varie percentuali preoccupanti, è emerso come le sigarette inizino a circolare, tra i ragazzi, addirittura dalle elementari. Tra quanti hanno risposto, si è scoperto come ben il 4% abbia iniziato già sotto i dieci anni. In pratica, tra i ragazzi intervistati che fumano, 1 su 25 ha provato la prima sigaretta fin dalle elementari. Quello scolastico è un luogo, quindi, da privilegiare fin dall’inizio, per poter elaborare degli opportuni programmi di prevenzione. Al fine di formare, con opportuni dati, almeno un pensiero, per così dire, critico nel giovane. In modo che la sua decisione di accendersi o meno la sigaretta non sia solo il frutto di una spinta emotiva o imitativa.

Questi dati sul fumo che riguardano i nostri ragazzi sono davvero sorprendenti

A destare preoccupazione, nell’ISS, sono anche le preferenze sul fumo dei nostri ragazzi. In tanti, infatti, iniziano a fumare non con la classica sigaretta, ma privilegiando, ad esempio, la sigaretta elettronica (20,1%). Che dovrebbe essere uno strumento alternativo di chi fuma le sigarette tradizionali e vorrebbe cambiare. Non va trascurato il ruolo della famiglia che dovrebbe sempre vigilare. Dando priorità al dialogo costruttivo, perché vietare e basta, a questa età, magari con minaccia, potrebbe essere controproducente, ottenendo l’effetto contrario, come suggeriscono gli esperti. Insomma, un tema delicato che va affrontato con prudenza. Da decenni, è attivo un Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800554088 dell’Istituto Superiore di Sanità, servizio nazionale, anonimo e gratuito.

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