Gli amanti del cibo e i più implacabili golosi non hanno alcun dubbio: mangiare rende felici.
Ma se accanto a chili di cioccolato e pizze con mozzarella di bufala filante ci fosse anche altro?
Ebbene sì, numerosi studi hanno dimostrato che alcuni cibi possono aiutare a migliorare l’umore e tra questi vi è senza dubbio la frutta secca.
Questi cibi ti renderanno felice: mandorle, anacardi, semi di girasole, semi di zucca, noci, nocciole, arachidi e chi più ne ha più ne metta.
Non solo grandi alleati della salute fisica, ma anche del benessere mentale.
La frutta secca è ricca di grassi buoni, in grado di ridurre il colesterolo LDL, il cui aumento può causare seri problemi cardiovascolari.
Oltre a costituire un’importante fonte di fibre, ogni frutto possiede delle specifiche proprietà che è importante conoscere.
Mandorle e anacardi in prima linea
Le mandorle, ad esempio, sono considerate al pari degli spinaci di braccio di ferro. Accanto ad un generoso apporto di ferro, sono famose perché rappresentano una grande fonte di magnesio, utile per favorire il sonno e la concentrazione.
Ma c’è di più. Le mandorle sono ricche di calcio, utile soprattutto per le donne che sono più soggette degli uomini a soffrire di problemi di osteoporosi.
Altra importante fonte di calcio sono gli anacardi che sono noti in particolare per essere una buona risorsa di triptofano, un amminoacido che stimola la produzione di serotonina.
Perché è importante la serotonina
Tanti conoscono la serotonina come “l’ormone del buonumore” perché permette la regolazione del ciclo sonno-veglia.
La necessità di dormire serenamente ed a sufficienza è difatti collegata al senso di sazietà, poiché in grado di evitare le abbuffate dovute allo stress.
D’altro canto, dormire di più e meglio apporta benefici alla pelle e alla linea, così da renderci più rilassati ma anche più belli.
Ah, e non si sottovaluti il gusto di questa frutta, così buona da essere utilizzata in vari piatti sia dolci che salati.
Ti stai ancora chiedendo se questi cibi ti renderanno felice? Non ti resta che provare per credere.
