Queste 3 pericolose abitudini dopo 1 anno fanno morire le piante in vaso

piante in vaso

Curare le piante in vaso non è così semplice. Soprattutto se non si può godere dei consigli di qualche pollice verde esperto, per esempio le nostre mamme o la vicina di casa che ha il balcone più invidiato del vicinato.

Molto spesso anche gli addetti ai garden sono impreparati e non ci consigliano nel modo giusto.

Perciò circolano ancora delle cattive abitudini che non subito ma a lungo andare decretano l’insuccesso con le piante.

Queste 3 pericolose abitudini dopo 1 anno fanno morire le piante in vaso

In questo articolo ci riferiamo per lo più alle piante in vaso poiché sono in assoluto quelle più delicate e che dipendono totalmente dalle nostre cure. Vediamo quali sono i più diffusi miti da sfatare e cerchiamo di capire perché sono così dannosi.

Stop all’argilla nel fondo del vaso

Come abbiamo già visto uno dei principali è quello descritto in questo articolo “Pochi sanno che le piante in vaso muoiono abusando di questo comunissimo prodotto”. Ovvero mettere l’argilla nel fondo del vaso.

Anziché proteggere la pianta dal marciume radicale, contribuisce al contrario a mantenere l’umidità nello strato di terriccio in cui affondano le radici. A lungo andare queste letteralmente affogano.

Non si annaffia con cadenza regolare

Se ci pensiamo bene è quello che sentiamo dire più spesso anche dai vivaisti. Lo troviamo perfino scritto sulle etichette delle piante. Annaffiare una o due volte a settimana o comunque con una cadenza regolare.

Questo non è possibile poiché l’assorbimento dell’acqua da parte delle radici della pianta varia in funzione della luce, del terriccio e dalla temperatura. Pertanto nell’arco dell’anno, il fabbisogno cambia continuamente.

Concimare con scarti della cucina

In molti sono convinti che arricchire il terreno con il brodo di bollitura delle verdure, con fondi di caffè e in generale con scarti culinari faccia bene alla pianta.

Nulla di più sbagliato. In natura, lo scarto organico viene elaborato dagli insetti decompositori che se ne nutrono e lo trasformano in concime utile. In vaso questo ecosistema non c’è per cui finiamo unicamente per alterare l’equilibrio chimico del terreno creando più danni che benefici.

Le soluzioni

Per quanto riguarda l’argilla, sarà sufficiente non utilizzarla. Compriamo un ottimo terriccio, leggero e drenante e la nostra pianta non rischierà di annegare.

Per le annaffiature sarà sufficiente osservare la pianta con regolarità e toccare con mano il terreno verificando se a 5 o 6 cm di profondità sia umido o asciutto.

Infine se il terriccio è di ottima qualità sarà bilanciato e arricchito delle sostanze nutritive adatte. Inoltre in commercio ci sono ottimi concimi biologici che faranno star bene le nostre piante. Ecco come queste 3 pericolose abitudini dopo 1 anno fanno morire le piante in vaso nonostante le nostre cure e attenzioni.

Approfondimento

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