Questa volta i politici non hanno fatto i propri interessi

Ministero del lavoro

I politici guadagnano bene e in questa crisi economica non hanno avuto nessun calo di entrate. Però, questa volta i politici non hanno fatto i propri interessi. Eppure, molti di loro, hanno tentato di ottenere gli aiuti di Stato durante la pandemia. Ora, arriva definitivamente la doccia fredda per i privilegiati politici nell’era del coronavirus perché l’ufficio legislativo del Ministero del Lavoro ha inviato all’INPS un parere in merito.

Nessun indennizzo

Ebbene, parlamentari, consiglieri regionali e soggetti con mandati elettorali o incarichi politici non hanno diritto alle indennità Covid perché percepiscono trattamenti che sono incompatibili. Dunque, i 600 euro, i 1.000 euro, altre forme di sostegno statale non possono finire nelle tasche dei politici. Infatti, questi aiuti economici, hanno la finalità di alleviare i lavoratori con perdite economiche per lo stop attività nel periodo d’emergenza.

Come tutti sanno, i politici non hanno conosciuto la crisi economica perché lo Stato e le amministrazioni locali hanno continuato a pagare quanto dovuto per il mandato elettivo. Inoltre, i politici non hanno mai pensato di ridursi lo stipendio, pagato con i soldi dei cittadini, come segnale di solidarietà verso le categorie martoriate dalla crisi.

La balorda vicenda

Eppure a settembre scorso, deputati, senatori e oltre duemila tra assessori regionali, consiglieri, sindaci e governatori hanno tentato di percepire i vari bonus. La notizia, giustamente, sollevò un polverone.

Ora, l’ufficio legislativo del Ministero del Lavoro ha messo un punto a questa balorda vicenda. Effettivamente, i politici non hanno sentito la crisi economica rispetto a Partite IVA, professionisti, lavoratori autonomi che hanno dovuto registrare la chiusura delle attività e la riduzione del fatturato.

Casi di incompatibilità con l’indennità Covid

I percipienti di pensioni, di Ape sociale o di reddito di cittadinanza, titolari di un rapporto di lavoro dipendente sono stati esclusi.  Perché i politici non hanno preso l’indennità? Gli amministratori locali, regionali e parlamentari prendono un compenso assimilabile all’indennità di funzione e perciò quel compenso è incompatibile con il riconoscimento dell’indennizzo Covid. Inoltre i nostri rappresentanti politici prendono indennità, gettoni e altri compensi assimilabili, dal punto di vista fiscale, a reddito di lavoro dipendente. Questa volta i politici non hanno fatto i propri interessi.

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