Questa stuzzicante ricetta della tradizione pugliese è perfetta per riscaldare le serate autunnali in arrivo

fave

Si chiama ‘ncapriata ed è originaria delle province di Bari e Foggia, e del Salento. È più conosciuta con la denominazione semplice di fave e cicorie.

L’origine del suo nome è greca. Deriva infatti da Kapyridia, che indicava in passato una specie di polenta fatta con un grano pestato (polenta di farinacei). Questo piatto è molto consumato anche in Basilicata, in particolare in provincia di Matera, dove prende il nome di fafett’ e ciucuer.

Questo piatto è semplice e povero. Utilizza infatti i prodotti della terra come le fave bianche e la cicoria di campo. L’unione del legume essiccato e dell’erba lo rende gustoso ma soprattutto genuino. Non c’è infatti aggiunta di altro se non di un filo di olio EVO. Il tutto viene servito caldo, con un pizzico di sale e pepe. Quando il freddo di novembre renderà la nostra serata triste, potremo svoltarla con l’’ncapriata.

Un piatto povero, semplice e genuino

Questa stuzzicante ricetta della tradizione pugliese è quindi perfetta per riscaldare le serate autunnali in arrivo. E anche per rallegrarle.

Ma vediamo cosa ci serve e come si prepara. Allora per gli ingredienti avremo bisogno di:

  • 400 gr di fave secche decorticate (meglio se del nostro fruttivendolo di fiducia)
  • 2 foglioline di alloro
  • 400 gr di cicoria o erba di campo
  • Olio EVO q.b
  • Pepe q.b
  • Sale q.b
  • Un pizzico di peperoncino.

Questa stuzzicante ricetta della tradizione pugliese è perfetta per riscaldare le serate autunnali in arrivo

Prima di tutto dobbiamo mettere le fave a bagno per il tempo di un’oretta almeno. Alcuni consigliano di tenerle a bagno per tutta la notte in modo da ammorbidirle. Successivamente le facciamo lessare per circa due ore. Il fuoco deve essere lento stando attendi a togliere la schiumetta che si forma con un mestolo apposito. Aggiungere il sale necessario. Nel frattempo dobbiamo cuocere la cicoria in una pentola. Lasciamola lessare e una volta pronta va scolata e passata in padella. Saltiamola con dell’olio e del peperoncino.

A questo punto le fave saranno definitivamente cotte. Avranno infatti formato una specie di purè. Se ci sono ancora dei residui di pezzi più grossi possiamo frullarle ulteriormente con un minipimer aggiungendo olio a crudo. Oppure semplicemente amalgamarle con un mestolo o un cucchiaio. Preparare una scodella cupa e unire la purea di fave e la cicoria cotta.

Aggiungere olio, sale e pepe se vogliamo insaporirla di più. Terminare con una foglia di alloro che profumerà ulteriormente il piatto. Possiamo servirla con del pane croccante passato al forno e il successo in cucina è assicurato!

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