Questa scimmia ci dimostra che è possibile parlare con gli animali

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È capitato un milione di volte. L’abbiamo sognato tutti. Ci hanno fantasticato sopra in tanti, dal mondo della scienza a quello del cinema. Gli scienziati si chiedono se sia possibile sviluppare un linguaggio che permetta la comunicazione tra specie umana e specie animale. Gli sceneggiatori provano a interpretare i sentimenti di cani, coniglietti, leoni e li fanno parlare nei loro film. Finalmente potrebbe essere arrivato il momento, questa scimmia ci dimostra che è possibile parlare con gli animali.

Una scimmia davvero speciale

Koko è il più famoso gorilla del pianeta. Un’esemplare femmina dagli straordinari talenti che insieme alla sua istruttrice Francine Patterson è riuscita ad attirare l’attenzione di tutto il mondo su di sé. Grazie alle sue doti spiccate, non solo ha dimostrato che la comunicazione tra uomo e animale è possibile, ma ha anche aiutato tutti gorilla come lei. Con Koko, infatti, nasce The gorilla Foundation, un’associazione che si occupa di aiutare i gorilla della specie «gorilla gorilla». Una specie che, in teoria, dovrebbe essere protetta e, in pratica, è sempre più preda dei bracconieri.

Questa scimmia ci dimostra che è possibile parlare con gli animali

La relazione di Franchine Patterson con Koko non ha precedenti. È proprio grazie a un gradissimo affetto e una spassionata fiducia che la ricercatrice è riuscita in un’impresa straordinaria. Koko è in grado di comprendere e parlare la lingua dei segni, di elaborare più di 1.000 segni e di emozionarsi, costruire sistemi complessi di pensiero.

Sembra strano, parlando di una scimmia, ma Patterson la definisce giocherellona e con un grande senso dell’umorismo. All’età di 19 anni, che per un gorilla è più o meno metà della vita, Koko è riuscita nella prova dell’auto-riconoscimento, si è riconosciuta allo specchio.

Sono tante le dimostrazioni che quest’incredibile scimmia ha regalato al mondo intero. Per esempio, un anno, per il suo compleanno, ha chiesto insistentemente di avere un gatto da compagnia. Quando le fu regalato un gatto di pezza lei capì che non si trattava di un essere vivente, si sentì presa in giro e dimostrò evidenti segni di tristezza. Ma Koko, a oggi, non è l’unica scimmia intelligente.

Altre scimmie come Koko

C’è l’orango Chantek, dell’Università del Tennessee, che sa raccontare bugie e conosce il significato di inganno. Chantek è riuscito a capire come costruire utensili, può prendere in mano il pennello e dipingere, sta sperimentando l’utilizzo di cacciaviti, pinze e tenaglie.

Il bonobo Kanzi, invece, comprende l’inglese parlato e conosce circa 400 simboli, applica le regole grammaticali e sintattiche ed è riuscito a coniare parole nuove combinando i simboli in modo creativo.

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