Questa pianta con grappoli penduli e bacche carnose cresce spontaneamente dappertutto ma è altamente velenosa

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Con questo articolo focalizzeremo l’attenzione su una pianta molto vistosa e diffusa in Italia ma non amica dell’uomo. Prima di scoprire il nome teniamo a precisare che questa pianta con grappoli penduli e bacche carnose cresce spontaneamente dappertutto ma è altamente velenosa. Questa pianta erbacea la troviamo in zone sia collinari che di pianura

L’etimologia

Il nome di questa pianta pericolosa per l’uomo è fitolacca, derivante dal Phytolacca americana ma in Italia comunemente la chiamano anche cremesina oppure uva turca. Come tutti possono notare fitolacca deriva dall’unione di due termini di lingue diverse: dal greco Phyton che vuol dire pianta e da Lakk in arabo dal significato di lacca.

Ebbene dopo aver analizzato l’etimologia del termine scopriamo dove questa pianta erbacea cresce. Molte persone hanno avuto modo di vederla nei terreni incolti, ai margini di orti e strade per un motivo molto semplice. Infatti la fitolacca preferisce freschi terreni e ricchi di humus.

Come si presenta la pianta al nostro occhio

Dunque ora quando vediamo una pianta con foglie lanceolate, ovali-allungate e appuntite con la parte superiore verde brillante e l’altra faccia opaca ci troviamo di fronte alla fitolacca. Inoltre noteremo le nervature tendente al rosso.

Il processo dai fiori alle bacche

Purtroppo non bisogna fare salti di gioia quando la vediamo crescere nel nostro appezzamento perché è una pianta tossica. I fiori sono di colore bianco-verdastro e a maturazione producono le bacche di color rosso scuro tendente a nero.

Nonostante l’aspetto invitante è meglio non toccare le piccole bacche carnose appese ai caratteristici grappoli penduli di circa 15 centimetri.

Mai spremere le bacche

Molti di noi potrebbero essere tentati a spremere le bacche mature ma noi consigliano di non farlo tanto uscirà solo un succo viola scuro che produce macchie intense.

Una pianta pericolosa per uomini e animali domestici

Le radici e le foglie della pianta contengono la fitolaccina il composto tossico per eccellenza.

Basta ingerire una piccola quantità di foglie per provocare vomito nel giro di poco tempo. Purtroppo non c’è da scherzare perché i danni al corpo possono essere anche maggiori. Gli uomini corrono il rischio di spasmi, diarrea e convulsioni fino ad arrivare a paralisi degli organi di respirazione con conseguente morte.

Lo stesso dicasi anche per gli animali domestici, perciò attenzione a dove cani e gatti si muovono perché la fitolacca provoca coliche, diarrea e vomito, fino a difficoltà di deambulazione. Come abbiamo visto questa pianta con grappoli penduli e bacche carnose cresce spontaneamente dappertutto ma è altamente velenosa.

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