Quello che le donne non dicono ma lasciano intendere

colore donne

Ecco un assaggio di quello che le donne non dicono ma lasciano intendere.

Inutile dire che l’attacco del titolo ovvero “Quello che le donne non dicono” non ha nulla di originale. L’autore è infatti Enrico Ruggeri e la canzone, campione d’incassi che ne è scaturita, è cantata da Fiorella Mannoia. Un testo che, al leggerlo bene, la dice lunga sulla incomunicabilità uomo-donna che alle volte si tramuta in un vero e proprio abisso.

La cosa davvero interessante è che l’autore sia un uomo. Raggiunto ai microfoni Ruggeri, a chi gli chiedeva come avesse fatto ad immedesimarsi in un mondo non suo, si è “limitato” a dire quanto segue. “Le canzoni si scrivono sui sentimenti forti e la donna per un uomo rappresenta un sentimento forte”. Per cui o si scrive di ciò di cui si è fatti o di ciò che si osserva dall’esterno. E questo secondo caso è quello che sta alla base di “quello che le donne non dicono” ma lasciano intendere, aggiungiamo noi.

Speranze deluse

Lasciandoci guidare dall’acuta e profonda osservazione dell’universo femminile che Ruggeri ha saputo fare, questa può anche essere vista come la “canzone delle speranze deluse”. Spesso, infatti, alla base del silenzio delle donne si colloca una profonda delusione. Un triste traguardo preceduto però da segni lanciati che, forse meritavano una più attenta lettura. Non tutto l’universo femminile infatti scende in piazza per manifestare platealmente il proprio disappunto. Alle volte si tratta di toni di voce incrinati, di sguardi bassi, di parole rotte, o di espressioni spente del viso. E dai segni incompresi alla delusione, fino poi al silenzio il passo è abbastanza breve.

Le frasi di chiusura

Sarà capitato a tutti di trovarsi, quantomeno, spettatori esterni di maldestri dialoghi di coppia. Dove lui tenta di farsi una ragione della rottura di una storia o di un silenzio prolungato della compagna. Ma lei si limita a dire “Lasciamo stare” oppure “Non importa”, “Non è questo che intendevo”. Tutte chiare formule di chiusura che nascondono un vissuto al quale spesso non si sa più come porre rimedio. Quando cioè arriva la presa di coscienza da parte di lui, per lei è già troppo tardi.

È come se sulla bilancia del ciò che si è fatto e detto, i due avessero due pesi e due misure. Per capire un po’ meglio quello che le donne non dicono ma lasciano intendere, procediamo con un passaggio ulteriore.

I segnali premonitori

Ma quali sono i segnali a cui prestare attenzione se si tiene alla propria vita di coppia? Se ad un certo punto la fluidità della conversazione di prima si inceppa, meglio subito sincerarsi cosa c’è sotto.  E anche se i compagni di vita, solitamente, non prediligono i momenti di confronto, confidando nella vana aspettativa che tutto si risolva da sé, non è così che va. Quando poi per mancanza di attenzione, o ascolto attivo, il patatrac è fatto, non si deve neanche pretendere di ricucire alla buona lo squarcio. Perché va dato atto che le donne, parafrasando il testo della canzone sono spesso “dolcemente complicate”, ma è pur vero che hanno spesso lanciato dei segnali di fumo.

E comunque ritornando a Ruggeri, il vero auspicio che lui suggerisce è di trovare un partner all’altezza. Perché quando si vibra sulla stessa frequenza è, inutile dire, che è tutto più semplice.

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