Quasi tutti a Pasqua cucinano carne di agnello o capretto, ma ecco quale dei due permette di fare il pieno di ferro

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La scelta degli alimenti da portare in tavola dovrebbe avvenire non solo secondo occasioni e gusti, ma anche tenendo presente la loro composizione. Ovviamente, sempre valutando le esigenze del nostro organismo e tenendo presente il parere degli esperti. Ad esempio, in caso di colon irritabile bisognerebbe preferire alcuni alimenti. Così come se volessimo rinforzare memoria e cervello dovremmo optare per altri ricchi di un prezioso minerale. Spesso però, soprattutto durante le festività, potremmo perdere di vista i nutrienti migliori per noi da portare in tavola.

Tradizione e gusto

Quasi tutti a Pasqua cucinano carne di agnello, carne tipica in questa festività e sfruttata per i secondi piatti. Un’abitudine derivata dalla tradizione. Infatti, l’agnello si ricollega alla religione cristiana che lo pone quale simbolo del sacrificio di Cristo.

Sono in tanti, però, a sostituirlo con il capretto, il che fa sì che puntualmente durante le festività pasquali vengano a crearsi due opposti schieramenti. Naturalmente dipenderà anche molto dal gusto personale, perché sono carni differenti nel gusto. Quella dell’agnello ha un sapore più forte rispetto a quella più delicata del capretto. Oltre a questo, differiscono però in parte anche nella composizione di nutrienti.

Quasi tutti a Pasqua cucinano carne di agnello o capretto, ma ecco quale dei due permette di fare il pieno di ferro

Quando ci apprestiamo a scegliere la carne da cucinare a Pasqua, dovremmo anche valutare quale potrebbe risultare più benefica. È risaputo come quella di capretto sia indubbiamente più magra. Secondo le stime del Crea, conterebbe 4 grammi di lipidi in 100 grammi. Mentre nell’agnello tali sostanze sarebbero più del doppio: 8,8 grammi. Quest’ultimo, inoltre, sempre in 100 grammi, conterebbe 70 mg di colesterolo contro i 61 mg del capretto. Dunque, se volessimo tenere a bada i valori del colesterolo o dei lipidi la scelta dovrebbe ricadere sul capretto.

Nel caso, invece, avessimo bisogno di maggiori quantità di ferro, soprattutto in caso di carenze, dovremmo controllare le quantità in ciascuna tipologia di carne, prima di scegliere. Sempre secondo le tabelle del Crea, il capretto conterrebbe 1 mg di ferro ogni 100 grammi. A vincere la sfida su questo fronte sarebbe l’agnello, che ne avrebbe poco meno del doppio. Infatti, in ogni 100 grammi vi sarebbero 1,7 mg di ferro. Dunque, per compensare il ferro, sarebbe da preferire l’agnello.

Quindi, oltre a valutare tradizione e gusto, sarà bene tenere presente anche quali possono essere le esigenze del nostro organismo. Troppo spesso, infatti, durante le festività ce ne dimentichiamo completamente e ci lasciamo trasportare da ben altri fattori.

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