Quanto percepisce di pensione un lavoratore part time con 35 anni di contributi?

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Quanto percepisce di pensione un lavoratore part time con 35 anni di contributi?

Il lavoratore che per 35 anni anni ha versato contributi quanto percepisce di pensione con un contratto part time? Con un storia contributiva inferiore ai 40 anni e un orario lavorativo ridotto avrà le risorse economiche per assicurarsi il sostentamento? Quanto incide negativamente sull’assegno che gli spetta la riduzione dell’orario lavorativo e di conseguenza dello stipendio? Abbiamo risposto a questa domanda nel precedente articolo “A quanto ammonta la pensione di un lavoratore part time?”

Adesso entriamo nello specifico. Ciò perché conviene capire se con un montante contributi di 35 lunghi anni si possa sperare in un assegno più consistente. Ai fini pensionistici e del calcolo dell’importo che l’Ente previdenziale eroga non conta soltanto la riduzione dell’orario lavorativo. Il contratto part time corrisponde a quello a tempo pieno in riferimento al montante contributivo. Detto altrimenti, il conteggio degli anni di contribuzione non cambia in presenza di un part time o di un full time.

Quanto percepisce di pensione un lavoratore part time con 35 anni di contributi?

Rispondiamo alla domanda prendendo come riferimento un lavoratore part time che durante la sua carriera ha percepito una media di 25mila euro lorde. Poniamo il caso che abbia raggiunto l’età di 64 anni e che possegga ormai 35 anni di contribuzione. Mettiamo il caso che 11 di questi 35 anni li abbia versati entro il 31 dicembre 1995.

Se calcoliamo il rateo pensionistico secondo il sistema misto l’importo lordo corrisponderà a 1.514 euro e quello netto a 1.199 euro. Se al contrario per la determinazione del trattamento previdenziale si adotterà il ricalcolo contributivo il pensionato avrà importanti margini di perdita. Nello specifico, il rateo pensionistico loro ammonterà a 1.042 euro e quello netto a 884 euro.

A lungo termine la differenza fra un sistema di calcolo e l’altro determinerà una perdita superiore ai 73mila euro. Tale somma deriva da una stima sull’aspettativa di vita media. Lo scarto fra il metodo di calcolo misto e del ricalcolo contributivo invece è pari al 31% sull’importo lordo e del 27% sul netto.

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