Quanto mettere il condizionatore a caldo e quali sono i consumi

bolletta

Recentemente, per Legge, in Italia è arrivato il giro di vite sugli impianti di riscaldamento non solo nelle abitazioni, ma anche negli uffici, inclusi quelli pubblici, e nelle fabbriche. E quindi nei luoghi di lavoro includendo pure tutti gli uffici della PA.

E questo perché l’Italia non resterà al freddo, grazie agli stoccaggi di gas che sono stati autorizzati al massimo della capienza. Ma l’efficienza energetica ed il risparmio sui consumi di elettricità e di gas saranno necessari con uno sforzo davvero da parte di tutti. Anche da parte di chi in casa, da ora e fino alla fine della stagione invernale, accenderà, tra l’altro, il condizionatore a pompa di calore.

Quanto mettere il condizionatore a caldo e quali sono i consumi

Nel dettaglio, un recente Decreto che è stato firmato dal ministro della Transizione Ecologica abbassa per le abitazioni la temperatura convenzionale fissata per gli impianti di riscaldamento. Con la riduzione del livello massimo di temperatura di un grado. Precisamente, da 20 a 19 gradi centigradi.

Nei condomini, dove c’è il riscaldamento centralizzato, inoltre, spetterà agli amministratori di condominio far rispettare, proprio per la temperatura, il limite dei 19 gradi centigradi. Un limite che, inoltre, scende a massimo 17 gradi centigradi per gli uffici, per le fabbriche e per le strutture della PA come sopra accennato.

Ecco, quindi, quanto mettere il condizionatore a caldo. Proprio per quel che riguarda la temperatura massima di esercizio. Chiaramente lo Stato italiano non potrà entrare porta a porta in tutte le case dei residenti nel nostro Paese. E non a caso al riguardo saranno pianificate sui media delle campagne informative istituzionali.

A cosa fare attenzione sul dispendio energetico dei condizionatori a pompa di calore

Sull’energia elettrica che è consumata dai condizionatori, per riscaldare gli ambienti in casa, a fare la differenza, prima di tutto, è il buon isolamento termico dell’abitazione. Affinché il tepore generato non si disperda. Inoltre, più alta sarà la classe energetica del condizionatore a pompa di calore, minore sarà il dispendio di elettricità a parità di tempi di utilizzo. Con un’incidenza più bassa sulla bolletta della luce.

In più, quando la casa è molto grande azionare un solo condizionatore a pompa di calore per fare caldo spesso in basta. In tal caso servono almeno due condizionatori accesi e posizionati a distanza in modo che il tepore si propaghi uniformemente tra le mura domestiche. E quindi il dispendio energetico, per stare al caldo, in questo caso raddoppierà.

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