Quanto è aumentato il costo della vita e come fare a pagare tutto?

Mutui e bollette sospesi

Quanto è aumentato il costo della vita e come fare a pagare tutto? Il costo della vita è aumentato parecchio. Sia in Italia che nel mondo. Ce ne siamo accorti, senza dubbio. Da cosa possiamo vedere, in maniera analitica e senza dubbio, quanto appena affermato. Mutuo casa, mutuo auto, educazione dei figli, bollette e le altre spese. Quanto ci si mette a pagarle? Ecco quali sono le voci che ci dicono che la vita, oggi, costa di più. Ma quanto è aumentato il costo della vita e come fare a pagare tutto? Scopriamolo insieme.

Prima di tutto, vediamo i numeri. Un anno solare è composto in media da 52,8 settimane. All’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa ci siamo rifatti ad uno studio del Manhattan Institute. Il quale riporta alcuni dati che abbiamo rielaborato. In essi si evidenzia un dato incontrovertibile. Che dimostra come l’assunto del titolo sia vero. Nel 1985, per pagare i costi fissi, una famiglia ci impiegava 30 settimane. Il resto del denaro guadagnato in un anno era godibile e/o risparmiabile. Negli anni successivi questo numero è cresciuto sempre di più. Fino ad arrivare, nel 2015, alla soglia fatidica del 100%.

Questo significa che, in media, una famiglia, in un anno, impegna tutto quello che percepisce per coprire i costi fissi prima nominati. Nel 2029 questo limite supererà le 53 settimane. Ed i numeri a nostra disposizione ci dicono che la situazione peggiorerà. Prima di andare, forse, meglio. E questa analisi non prende in considerazione ancora lo shock da Covid-19. E la futura crisi autunnale. Quando scadranno i provvedimenti calmieranti del Governo.

Quanto è aumentato il costo della vita e come fare a pagare tutto?

Quanto è aumentato il costo della vita lo avete appena scoperto. Ma quali soluzioni ci sono? Fondamentalmente due. Una purtroppo è peggiorativa. L’altra richiede un cambio di mentalità profondo, profondissimo. La prima è che l’evidenza dice che per pagare i costi fissi, oggigiorno, dobbiamo chiedere dei prestiti. Prestiti che però dobbiamo restituire. E che a loro volta potrebbero generarne altri. In una spirale negativa che non auguriamo a nessuno.

La seconda soluzione è la più semplice. Dolorosa, ma semplice. Ed è di risparmiare. Ma risparmiare sul serio. Che non vuol dire essere taccagni e/o spilorci. Vuol dire essere previdenti e lungimiranti, al contrario. Perché risparmiando si potranno avere i soldi per pagare i costi fissi. Perché il risparmio si fa sui beni voluttuari. Sul viaggio a cui si può rinunciare, visto il momento. Sull’ultimo cellulare appena uscito, che non è certo indispensabile. E’ vero che così si riducono i consumi. Ma vivere al di sopra delle proprie possibilità è la via certa per il disastro. Quindi, risparmiare. Pagando prima l’indispensabile.

Ci sarebbe anche una terza via. Ma non dipende né da noi né da voi. Si tratta di far aumentare gli stipendi. Ma questa è una decisione che solo lo Stato e le imprese possono prendere. E che, in questo momento, sicuramente non fa parte delle opzioni per contenere il costo della vita, purtroppo.

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