Quanto costa la tassa di successione

tassa di successione

L’eredità di un bene implica l’onere di una tassa di successione per cui occorre valutare quanto costa il trasferimento ai legittimi eredi. Il successore può essere designato anzitempo con il testamento o, in caso di successione legittima, è individuato dal dettato giuridico. I parenti prossimi del defunto, anche in assenza di testamento, hanno diritto ad una parte del patrimonio in virtù della cosiddetta successione necessaria.

Non riuscirà gradito sapere che l’eredità consta sia di crediti che di debiti, per cui potrebbe accadere di ereditare debiti. Gli eredi sono tenuti a versare la tassa di successione all’Agenzia delle Entrate di competenza territoriale in cui il defunto aveva la residenza.

La dichiarazione di successione

Entro 12 mesi dal decesso del soggetto, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione unicamente tramite il modulo fornito dall’Autorità fiscale. Il ricorso ad altri moduli priverebbe di validità la dichiarazione. Trascorsi 30 giorni dall’invio della dichiarazione, il successore può richiedere il mutamento di intestazione in modo da acquisire la titolarità dei beni.

Nella dichiarazione figura l’asse ereditario, ossia l’insieme dei beni ereditati, in base al quale è possibile stabilire quanto costa la tassa di successione. La presentazione del modulo compete agli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari cioè coloro cui spetta un bene in particolare. Ma possono inoltrare al Fisco la dichiarazione di successione anche gli amministratori dell’eredità, i curatori, l’esecutore testamentario o legali incaricati della stesura.

Quanto costa la tassa di successione

Il costo della successione varia a seconda del valore dei beni e del vincolo di parentela o del rapporto con il defunto. Il successore è tenuto al pagamento di tre fondamentali tasse: l’imposta di successione, quella di trascrizione o ipotecaria, e quella catastale. L’importo della tassa di successione si calcola sul valore espresso dai beni nel loro insieme, con l’esclusione di debiti e oneri deducibili.

L’imposta ipotecaria viene applicata solo sui beni immobili il cui valore coincide con quello del mercato nel momento storico del decesso. Entro 60 giorni dalla presentazione del modulo di successione si deve versare il 20% delle imposte. Il pagamento del restante 80% può essere dilazionato in 8 rate con cadenza trimestrale o in 12 se la quota complessiva supera i 20mila euro. Non è concessa facoltà di rateizzare la tassa di successione se l’ammontare della stessa risulta inferiore a 1000 euro.

Chi non paga la tassa di successione

Può anche darsi il caso di eredi talmente fortunati da non dover neanche chiedersi quanto costa la tassa di successione perché esentati dal pagamento. Possono beneficiare dei vantaggi dell’eredità senza pagare imposte coloro che risiedono all’estero, gli Enti, lo Stato e le associazioni legalmente riconosciute. Sono esenti dalla tassa di successione i titoli di debito pubblico, alcuni Titoli di Stato, le aziende familiari, i beni culturali, le auto, i crediti verso lo Stato.

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