Quanto costa farsi cremare? E la sepoltura?

Quanto costa farsi cremare

Numerose le variabili che intervengono a determinare differenze sensibili di costi nel disbrigo delle pratiche funebri. La tipologia del servizio richiesto determina un’oscillazione di prezzi notevole che merita una ponderata riflessione nell’organizzazione della cerimonia funebre. Occorre chiedersi quanto costa farsi cremare, cosi come quali i costi richiesti dalla tradizionale sepoltura. La scelta di inumare, tumulare o cremare la salma non può prescindere dal rispetto delle ultime volontà del defunto. Rientra nella rosa dei diritti inalienabili, la libertà esercitata dal soggetto di scegliere luogo e tipologia della sepoltura o della pratica funebre. Se il defunto ha provveduto a lasciare precise disposizioni in merito, i familiari potranno provvedere con serenità e nel pieno rispetto della dignità umana.

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La cremazione

La scelta della cremazione presuppone che già in vita il soggetto dichiari la sua intenzione tramite volontà testamentaria. In caso di volontà anticipata, le disposizioni del soggetto devono risultare da un atto scritto denominato “Manifestazione di volontà per la cremazione”. In alternativa, si può scegliere di affiliarsi ad associazioni preposte a favorire l’incinerazione delle spoglie mortali (SoCrem). Ma vediamo ora quanto costa farsi cremare. Fermo restando la variabilità dei costi anche in relazione alla città di residenza, si potrebbe assumere quale punto di riferimento la capitale italiana. A Roma il costo medio da preventivare per la cremazione oscilla tra i 2.500 e i 3.000 euro. L’importo aumenta in misura proporzionale al materiale dell’urna che potrebbe essere realizzata in legno pregiato. I costi fissi riguardano la tassa per il servizio di cremazione che ammonta a 700/800 euro. Le spese per la cremazione si attestano attorno ai 500 euro perché costoso è il procedimento dell’incinerazione.

La sepoltura

Chiarito quanto costa farsi cremare, passiamo all’analisi delle spese da sostenere per la tradizionale sepoltura con rito cattolico. Fatto salvo lo ius eligendi sepulchrum, il soggetto che in vita dichiara l’esplicita volontà di essere sepolto può formulare richieste più o meno costose. Il costo medio di un funerale in Italia oscilla fra i 1.500 e i 2000 euro per chi sceglie la formula standard che include la cassa e il carro funebre. Ma si tratta di tariffe base destinate a lievitare prodigiosamente in ragione delle cosiddette spese accessorie. Con relativa facilità il costo del funerale può crescere a dismisura fino a superare i 4/5mila euro. Incidono sull’incremento dei costi la tipologia, le dimensioni e il materiale della bara, la vestizione della salma, i valletti porta cassa, fiori, eventuali iscrizioni e lapide. Di queste voci il 50% è coperto dalle spese per le pratiche, la cassa e gli accessori. Il 20% è destinato a coprire i costi del carro funebre e del trasporto, il 10% quelli dei fiori e della vestizione. Un ulteriore 10% del totale è costituito dalle spese per la lapide e l’ultimo 10% rappresenta la retribuzione del personale di servizio.

Approfondimento

Detrazioni spese funebri

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