Quando si scioglie la comunione dei beni tra coniugi

coniugi

Il regime patrimoniale di comunione dei beni è quello che spesso caratterizza l’unione matrimoniale tra due coniugi. Si tratta di un vincolo che prevede il rispetto di alcune clausole che intervengono alla formazione del regime stesso. Tale istituto, tuttavia, può venir meno laddove si presentino alcune condizioni specifiche. È per tale ragione che nella presente guida ci occuperemo di capire quando si scioglie la comunione dei beni tra coniugi.

Che cos’è la comunione dei beni

Quando si parla di comunione dei beni si fa riferimento ad un regime patrimoniale che caratterizza la coppia di coniugi. Nella generalità dei casi, salvo diversa disposizione, all’atto del matrimonio scatta tale regime. All’interno dell’art. 177 del codice civile si stabiliscono le linee descrittive della comunione dei beni ed i beni che diventano oggetto di tale forma. Differentemente, nell’art. 179 si elencano quei beni che, a rigor di legge, possono ritenersi esclusi da tale formula. Nella misura in cui si parla di comunione dei beni, è possibile distinguere almeno 3 diverse tipologie di beni che rientrano o meno in tale regime.

Vi sono i beni che si includono nella comunione sin dal loro acquisto, quelli che cioè fanno parte della comunione immediata; beni che cadono in comunione solo al momento dello scioglimento della comunione stessa, la comunione de residuo; infine, vi sono beni che non si includono in alcun modo nella comunione ossia i beni personali.

Quando si scioglie la comunione dei beni tra coniugi

Come abbiamo visto inizialmente, la Legge n. 151/1975 dispone automaticamente la comunione dei beni salvo differente dichiarazione dei coniugi. Ad ogni modo, esistono anche delle condizioni che possono determinare lo scioglimento dello stesso regime. Vediamo dunque quali sono le circostanze che determinano tale condizione.

Lo scioglimento della comunione dei beni può avvenire: se subentra la morte di uno dei due coniugi; quando uno dei due coniugi dichiara fallimento; in caso di separazione giudiziale dei beni per interdizione o inabilitazione oppure per cattiva amministrazione della comunione; quando si annulla il matrimonio o quando subentra una sentenza di divorzio o separazione legale. Da ultimo, lo scioglimento del vincolo subentra laddove vi sia una convenzione tra i coniugi. Queste sono in linea generale le principali cause che possono determinare lo scioglimento della comunione dei beni.

Approfondimento

Cointestare l’auto: 3 ragioni per cui conviene e 2 per cui non conviene

Consigliati per te