Quando si potrà fare il vaccino anti Covid

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Tra bollettini sulla pandemia, con l’aumento dei ricoveri, e via libera ai nuovi vaccini,  con l’incognita della produzione nazionale, ognuno si chiede quando si potrà fare il vaccino anti Covid? La vaccinazione per gli ottantenni è partita. Un documento messo a punto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità prevede un ordine di priorità successiva tra le categorie di cittadini. Le tempistiche restano comunque vaghe, anche perché il Governo deve decidere se procedere con un piano incentrato sulla monodose. Per ora, la somministrazione unica si farà solo a chi il Covid lo ha già avuto ed è guarito.

L’ordine di vaccinazione per età e grado di rischio

Subito dopo gli ottantenni, secondo il documento, toccherà a tutte quelle “persone estremamente vulnerabili”, affette cioè da patologie con un rischio alto di sviluppare forme gravi o letali di Covid. Sarà quindi il turno dei cittadini con età compresa tra 75 e 79 anni, a cui seguiranno coloro che hanno tra i 70 e i 74 anni. Il quarto step riguarderà tutte quelle persone, dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età, con “aumentato rischio clinico” se infettate. Si procederà quindi con l’età compresa tra i 55 e i 69 anni e, infine, toccherà a coloro che hanno tra 18 e 54 anni. A fine marzo, secondo le ultime notizie, dovrebbe scattare un’accelerazione con l’obiettivo di raggiungere le 600.000 dosi al giorno coinvolgendo la Protezione Civile. L’obiettivo del Governo sarebbe di arrivare a 19 milioni di somministrazioni al mese.

Un metodo divertente per esercitarsi a scoprire quando sarà il proprio turno

A fronte delle tempistiche vaghe, è comunque possibile tentare di avere un’idea su quando si potrà fare il vaccino anti Covid. Basta andare sul sito della startup polacca Omni Calculator. Il calcolatore, gratuito e rispettoso della privacy, dà un risultato immediato. Il metodo di calcolo impostato prende in considerazione il tasso di vaccinazione di 1.166.000 di dosi a settimana, previsto in un primo momento dal Governo, con un tasso di copertura vaccinale al 70,8%.

Si inserisce l’età, si risponde se si fa parte di classi con priorità o no (operatori sanitari, ospiti o lavoratori di Rsa etc.), se si è in gravidanza, se si è affetti da patologie e il calcolatore dà le finestre temporali indicative per la somministrazione della prima e seconda dose. Ma è possibile anche “personalizzare” il tasso di vaccinazione. Il sistema ritiene “improbabile che questo possa essere superiore a 500.000 al giorno” (il Governo punta a 600.000 ma con l’ausilio della Protezione Civile). Ad ogni modo, inserendo 499.999 dosi al giorno, tasso limite accettato dal sistema, il termine della campagna vaccinale è dato in 4,7 mesi. In base ai dati personali forniti, il sistema elabora anche in questo caso quando sarà il proprio turno. Si tratta comunque di stime che vanno prese con le pinze per le troppe variabili ancora in campo.

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