Quando può andare in pensione una casalinga anche se non ha contributi INPS?

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Per sapere quando può andare in pensione una casalinga anche se non ha contributi INPS possiamo rivolgerci agli Esperti di Redazione. Già nel precedente articolo abbiamo fornito informazioni ai Lettori che chiedevano “A quanto ammonta la pensione delle casalinghe?”. Dopo una vita a sfaccendare per figli e famiglia anche le donne che ogni giorni affrontano le fatiche domestiche maturano il diritto all’assegno previdenziale. Per molti aspetti il loro è un impiego che non gode di alcun riconoscimento. La scarsa considerazione di cui godono le casalinghe dipende in larga misura dall’assenza di stipendio. Si ritiene difatti erroneamente che gli unici lavori degni di nota siano quelli per i quali si percepisce una retribuzione mensile.

Di qui il discredito che ricopre il ruolo della casalinga che pure ha un’importanza determinante nella crescita dei figli e nella gestione dell’economia domestica. A ciò si aggiunga anche il carico della cura e dell’assistenza ad eventuali familiari anziani non più autosufficienti che grava sulle loro spalle. Col passare degli anni e l’avanzare dell’età le donne iniziano ad avvertire tutto il peso delle responsabilità e delle mansioni quotidiane. Diventa pertanto lecito chiedersi a quali condizioni e quando può andare in pensione una casalinga anche se non ha contributi INPS.

Quando può andare in pensione una casalinga anche se non ha contributi INPS?

Le donne che non hanno mai versato contributo al Fondo casalinghe INPS maturano comunque il diritto ad una prestazione economica. Attualmente la misura previdenziale a favore delle donne senza anzianità contributiva è l’assegno sociale che ha sostituito la pensione sociale. Si tratta di un sostegno finanziario che l’Ente previdenziale eroga alle donne che raggiungono 67 anni di età e che non hanno mai lavorato. I destinatari dell’assegno sociale sono coloro che non percepiscono reddito da lavoro e versano in condizioni economiche di disagio. In assenza di coniuge il limite reddituale da non superare per ottenere il riconoscimento dell’assegno sociale è pari a 5.824 euro. Nel caso in cui il richiedente abbia un coniuge che percepisce redditi allora la soglia reddituale non dovrà essere superiore a 11.649,82 euro.

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