Quando non possono essere somministrati i vaccini? 

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Il vaccino è una preparazione medica che, somministrata in soggetti sani, mira a proteggere il sistema immunitario da una o più malattie. Ma per il vaccino, come presidio preventivo, ci possono essere in ogni caso delle controindicazioni. E queste possono essere di natura temporanea ed anche definitiva nei casi più gravi. Ed allora, quando non possono essere somministrati i vaccini?

Quando non possono essere somministrati i vaccini? 

Nel dettaglio, il caso più comune, in corrispondenza del quale il vaccino non deve essere somministrato, è quando per esempio il paziente ha la febbre. O comunque quando il paziente ha in corso una malattia dal decorso benigno.

In tal caso la sospensione della vaccinazione è temporanea, ovverosia potrà essere effettuata un paio di settimane dopo che il paziente sarà guarito dalla febbre o da altra malattia o indisposizione. Per esempio, alcuni vaccini come quelli contro la varicella e contro la rosolia non vanno effettuati quando la paziente donna è in gravidanza. In tal caso la vaccinazione sarà infatti rimandata a dopo il parto anche per proteggere gli eventuali e futuri nascituri.

Le reazioni allergiche ai vaccini e quando si può comunque proseguire

Ma ci sono pure casi in corrispondenza dei quali determinati vaccini in via definitiva non possono essere somministrati. E questo accade quando, dopo la prima dose, nel paziente si registra una reazione allergica grave. Mentre la vaccinazione può proseguire su consultazione medica, e prendendo tutte le precauzioni del caso, quando sul paziente dopo la vaccinazione si registrano delle reazioni che sono blande e passeggere come il rossore ed il prurito.

Pure in caso di disturbi del sistema immunitario il medico può sconsigliare la vaccinazione. E quindi è importante, prima di vaccinarsi, comunicare ai dottori dell’ambulatorio ogni eventuale patologia in corso o pregressa. E questo anche perché ci sono tanti tipi di vaccini, da quelli batterici e virali attenuati a quelli batterici e virali inattivati, e passando per i vaccini a DNA.

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