Quando l’INPS riconosce l’invalidità, la 104 e l’accompagnamento 

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Vediamo, oggi, in quest’articolo, quando l’INPS riconosce l’invalidità, la 104 e l’accompagnamento.

Comunemente, i termini di invalido civile, portatore di handicap e disabile vengono usati indistintamente per indicare le condizioni in cui vivono le persone affette da patologie più o meno gravi. Patologie che limitano l’ordinario svolgimento della vita di tutti i giorni dei soggetti interessati.

I tre termini, invece, si riferiscono a circostanze e a situazioni differenti le une dalle altre, nonché tutelate e disciplinate da leggi diverse. Ad esempio, la legge quadro che disciplina i diritti delle persone portatrici di handicap assicurandone l’integrazione sociale, è la legge n. 104 del 5 febbraio 1992. Ed è una cosa diversa rispetto all’invalidità civile.

Per questo motivo, il Team di ProiezionidiBorsa, vuole fare un pò di chiarezza su quelle che sono le condizioni di salute in cui si trova una persona invalida, portatrice di handicap o non autosufficiente.

Queste tre condizioni possono ritrovarsi anche in un solo soggetto e possono essere accertate da una commissione medica attraverso un’unica procedura. Ma le condizioni sanitarie alla base delle prestazioni richieste dall’interessato sono diverse a seconda che si tratti di invalidità, handicap e non autosufficienza.

Differenze tra l’invalido civile, il portatore di handicap e la persona non autosufficiente

Il soggetto riconosciuto invalido civile dalla commissione medica, è colui che ha subìto una riduzione della capacità lavorativa in misura superiore ad un terzo. E ciò a causa di una malattia o di una menomazione. La valutazione dell’invalidità è in percentuale. E si calcola con specifiche formule ed apposite tabelle.

Il soggetto, invece, riconosciuto come portatore di handicap, è colui che vive una condizione di svantaggio sociale, lavorativo, personale e familiare a causa di una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabile o progressiva. Tale situazione è tale da determinare un processo di svantaggio sociale e di emarginazione.

Per la valutazione dell’handicap non esistono tabelle di riferimento. E ciò perchè, al di là delle patologie e minorazioni, è necessario valutare caso per caso, il contesto sociale e culturale nel quale vive l’interessato.

Il soggetto non autosufficiente è colui che è impossibilitato a deambulare o a compiere gli atti quotidiani della vita senza l’aiuto di un accompagnatore. Il soggetto riconosciuto non autosufficiente ha diritto all’accompagnamento.

Quando l’INPS riconosce l’invalidità, la 104 e l’accompagnamento

Pertanto, un soggetto può essere riconosciuto invalido civile ma non per forza gli saranno riconosciuti i benefici della legge 104, perché ben inserito in un contesto sociale.

Viceversa può accadere che ad una persona non gli venga riconosciuta l’invalidità civile, perché la sua capacità lavorativa non è ridotta ad un terzo, ma gli vengano riconosciuti i benefici della legge 104. E ciò a causa di un significativo disagio sociale dovuto alla sua malattia o menomazione.

Approfondimento

Come ottenere lo status di invalido civile

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